Flat tax al 5% per le mance che i clienti lasciano al personale dei ristoranti e delle strutture alberghiere. L’aliquota agevolata, introdotta con la legge di Bilancio 2023, può essere applicata trasversalmente su quanto lasciato in contanti o con il Pos. A partire da quest’anno sono previste alcune importanti novità per gli operatori del settore turistico: è possibile beneficiare di un’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle addizionali regionali e comunali entro il limite massimo di 75.000 euro. E fino ad un importo massimo che è pari al 30% delle somme che sono state percepite come mancia.Mance, come accedere alla flat tax nel 2025 – Ad essere coinvolti dalle novità sono i soggetti che lavorano nelle strutture ricettive e negli esercizi che somministrano alimenti o bevande, come ristoranti, alberghi o bar. Le mance possono essere incassate indifferentemente in contanti o attraverso dei sistemi di pagamento elettronico, come i Pos utilizzati per i bancomat o le carte di credito. A introdurre questa novità è stata la Legge di Bilancio 2023, grazie alla quale è possibile applicare in modo automatico una specifica flat tax. Altro importante intervento normativo in materia è arrivato con la manovra 2025.Le mance – ovvero, come specificato dall’Agenzia delle Entrate attraverso le circolari n. 26/2023 e n. 4/2025, somme erogate su base volontaria da parte dei clienti – rientrano a tutti gli effetti nei redditi di lavoro dipendente. Il sostituto d’imposta, in questo caso, deve applicare una flat tax del 5% al posto della normale Irpef e delle relative addizionali. Sempre che i dipendenti non rinuncino a beneficiare della tassazione di maggior vantaggio attraverso un documento scritto. In questo caso viene applicata la tassazione ordinaria.Le novità in vigore da quest’anno – Alcune novità trovano applicazione proprio a partire da quest’anno: la più importante riguarda l’aliquota al 5% e il requisito residuale per poter accedere alla flat tax. Il contribuente, per poter beneficiare della tassazione agevolata, deve essere in possesso di una serie di requisiti: deve necessariamente essere titolare di un rapporto di lavoro nel settore privato o in somministrazione. E, soprattutto, deve essere impiegato nel settore ricettivo e nella somministrazione di alimenti e bevande. Nel corso dell’anno precedente deve aver percepito dei redditi da lavoro dipendente inferiori a 75.000 euro (fino al 2024 erano 50.000). Anche quando dovesse derivare da più rapporti di lavoro.Benché la flat tax costituisca il regime naturale per la tassazione delle mance, deve essere applicata solo sul 30% dei redditi che sono stati percepiti nel corso dell’anno (nel 2024 era solo il 25%).Come funziona la tassazione agevolata – Vediamo come funziona praticamente la flat tax. L’aliquota agevolata deve essere applicata sui redditi da lavoro dipendente percepiti dal lavoratore che ha prestato la propria attività nel settore turistico-alberghiero e della ristorazione. Quindi devono essere conteggiati tutti gli importi percepiti, comprese le mance, anche quando arrivano da datori di lavoro differenti. Nel momento in cui viene superato il limite previsto dalla normativa, non è più possibile applicare l’imposta sostitutiva nel corso dell’anno successivo. Ricordiamo che questa misura si differenzia dal bonus in busta paga che viene erogato per il lavoro notturno e straordinario, che coincide con i festivi. Non è valida solo nel 2025, ma ha carattere strutturale.L'articolo Flat tax al 5% sulle mance nel turismo e ristorazione: cosa cambia nel 2025 proviene da Il Fatto Quotidiano.