Dall’inizio dell’anno al 22 luglio in Italia sono stati segnalati al sistema di sorveglianza 96 casi di Dengue e 30 di Chykungunya. I numeri sono contenuti nell’aggiornamento settimanale della dashboard. Lo comunica l’Iss, Istituto superiore di Sanità.Nel dettaglio, dal 1 gennaio al 22 luglio 2025 al sistema di sorveglianza nazionale risultano 96 casi confermati di Dengue: 93 casi associati a viaggi all’estero e 3 casi autoctoni, età mediana 41 anni, 54% di sesso maschile, nessun decesso. Sono 30 invece i casi confermati di Chikungunya: 29 casi associati a viaggi all’estero e 1 caso autoctono, età mediana 46,5 anni, 57% di sesso maschile, nessun decesso. Che cos’è la chikungunyaLa chikungunya è una malattia virale che viene trasmessa all’uomo da zanzare infette, provocando febbre e dolori alle articolazioni così forti da ‘paralizzare’ i movimenti del corpo. Il suo nome, in lingua swahili, significa infatti, ‘ciò che curva’ o ‘contorce’. La prima epidemia nota – si legge sul sito EpiCentro dell’Iss – è stata descritta nel 1952 in Tanzania, anche se già nel 1779 era stata descritta un’epidemia in Indonesia, attribuibile forse allo stesso agente virale. Attualmente l’infezione è stata identificata in oltre 60 Paesi di Asia, Africa, Europa e delle Americhe. Dal 2004, le epidemie di chikungunya sono diventate più frequenti e diffuse.L’infezione si trasmette attraverso la puntura di una zanzara femmina del genere Aedes (la zanzara tigre). Non c’è, invece, un passaggio da persona a persona. La diagnosi avviene con la ricerca del virus o di anticorpi specifici in campioni di sangue. I sintomi della chikungunyaDopo un periodo di incubazione variabile fino a un massimo di 12 giorni (in media di 3-7 giorni), si manifestano improvvisamente febbre e dolori alle articolazioni tali da limitare i movimenti dei pazienti (da cui deriva il nome chikungunya, che in lingua swahili significa “ciò che curva” o “contorce”), che quindi tendono a rimanere assolutamente immobili e assumere posizioni antalgiche. Altri sintomi includono dolore muscolare, mal di testa, affaticamento e rash cutaneo. Il dolore alle articolazioni è spesso debilitante, generalmente dura alcuni giorni ma può anche prolungarsi. Lo scrive l’Iss sul suo sito.Nella maggior parte dei casi i pazienti si riprendono completamente, tuttavia, in alcuni casi il dolore alle articolazioni può persistere per mesi o anche anni. Spesso i sintomi nelle persone infette sono lievi e l’infezione può non essere riconosciuta o male interpretata, soprattutto nelle aree in cui è presente la dengue. Occasionalmente sono state segnalate complicanze oculari, neurologiche, cardiache e gastrointestinali. Raramente si verificano complicanze gravi, tuttavia negli anziani la malattia può essere una concausa di morte.Trattamenti e vacciniLa gestione clinica prevede il trattamento della febbre e del dolore articolare con antipiretici e analgesici adeguati, una buona idratazione e riposo generale. Lo scrive l’OMS sul suo sito. Non esiste un trattamento antivirale specifico per le infezioni da CHIKV (virus chikungunya).Si raccomanda l’uso di paracetamolo (o acetaminofene) per alleviare il dolore e ridurre la febbre, almeno fino a quando non sia stata esclusa un’infezione da dengue, poiché i farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) possono aumentare il rischio di emorragie.Attualmente esistono due vaccini contro la chikungunya che hanno ricevuto approvazioni regolatorie e/o sono stati raccomandati per l’uso in popolazioni a rischio in diversi Paesi. Tuttavia, i vaccini non sono ancora ampiamente disponibili né utilizzati su larga scala. L’OMS e consulenti esperti esterni stanno esaminando i dati provenienti dagli studi clinici e dal monitoraggio post-marketing nel contesto dell’epidemiologia globale della chikungunya, al fine di formulare eventuali raccomandazioni sull’uso.Questo articolo Chikungunya in Italia: cos’è, i sintomi e la cura proviene da LaPresse