Brutte notizie per i pappagallini verdi, la Lega punta a dar loro la caccia: «Sono specie aliene e invasive, vanno contenute»

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Dopo i lupi, anche altre specie finiscono nel mirino della Lega. Tra gli animali che il partito vorrebbe contenere, tramite l’abbattimento, ci sono i parrocchetti, i vivaci pappagallini verdi che popolano ormai da anni i cieli di Roma e che si sono diffusi anche in molte altre regioni italiane. Nel mirino anche i piccioni, quelli che zampettano placidamente nelle piazze o si aggirano tra i tavolini dei bar in cerca di briciole. «Anche se può sembrare anomalo, dopo aver nidificato nelle città, questi piccioni si spostano nei campi coltivati per nutrirsi, e provocano danni significativi alle colture e, di conseguenza, agli agricoltori». A dirlo ad Open, è Francesco Bruzzone, responsabile del Dipartimento sulla gestione della fauna selvatica della Lega.Un emendamento nel ddl MaranQuesta “battaglia” si tradurrà in un emendamento al ddl Maran, il testo firmato da tutti i capigruppo della maggioranza al Senato che riforma la legge 157 del 1992 sulla tutela della fauna selvatica e sul prelievo venatorio. Il disegno di legge è stato assegnato alle Commissioni Ambiente e Agricoltura di Palazzo Madama. Il termine per presentare gli emendamenti scade il 4 agosto, ma la discussione riprenderà dopo la pausa estiva dell’attività parlamentare, che si concluderà i primi giorni di settembre.Il problema dei piccioni«Tutte le Regioni della pianura hanno un grosso problema con i piccioni, che non si nutrono certo di erba, ma di sementi», spiega Bruzzone. «Se un agricoltore semina un campo di riso, ecco che arrivano stormi di centinaia di piccioni che divorano tutto. E l’agricoltore è costretto a riseminare da capo». Non si parla, precisa, però dei piccioni selvatici, che invece «vanno protetti, perché sono autoctoni, specie selvatica tutelata. Ormai ce ne sono pochissimi».Ibis sacro, parrocchetti e nutrieMa il problema non riguarda solo i piccioni. In Italia, oltre al piccione domestico, ci sono diverse specie animali non autoctone che si sono ormai insediate, spesso in modo incontrollato. «E qui la scienza, a partire da Ispra, è chiara: vanno rimossi – spiega Bruzzone – Anche l’Unione europea ha chiesto agli Stati membri di intervenire per contenere o eliminare le specie aliene invasive». È il caso, racconta il deputato, dell’Ibis sacro, uccello originario dell’Africa che si è moltiplicato dopo essere fuggito da qualche zoo o essere stato liberato da qualcuno, ritengono gli esperti. Alla lista si aggiungono le nutrie, molto diffuse nel Nord Italia, e i parrocchetti, i piccoli pappagalli verdi che colorano i cieli di molte città del Centro.L’abbattimentoMa come verrebbero abbattuti? L’abbattimento verrebbe disposto dalle autorità competenti e attuato da personale specializzato: corpi di polizia, polizie provinciali, o il Corpo forestale, eventualmente, coadiuvati da operatori specializzati. I metodi previsti includono la cattura tramite trappole o reti, oppure – se necessario – l’uso di armi da fuoco. «Non è una questione che riguarda i cacciatori: nessuno ha interesse ad andare a caccia di parrocchetti o piccioni».L’appello dall’EuropaSulla questione si è espressa negli scorsi giorni anche l’eurodeputata della Lega Anna Maria Cisint: «Gli agricoltori sono stanchi di subire danni alla semina e di veder compromessa la raccolta di colture sensibili come il girasole, a causa dei piccioni che nulla hanno a che fare con le specie di uccelli selvatici». Per Cisint, «il ddl sulla caccia non può non rappresentare un’occasione per raggiungere anche quegli obiettivi che l’Europa ci chiede, in particolare nei confronti delle specie alloctone invasive, che pesano sul bilancio dell’Unione per oltre 12 miliardi di euro l’anno».L'articolo Brutte notizie per i pappagallini verdi, la Lega punta a dar loro la caccia: «Sono specie aliene e invasive, vanno contenute» proviene da Open.