Trump e lo sconcerto su Gaza: «Bimbi alla fame, ecco cosa faremo». E fissa un nuovo ultimatum a Putin sull’Ucraina

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Donald Trump ha perso la pazienza con Vladimir Putin. Ma pare frustrato anche da Benjamin Netanyahu. Il giorno dopo aver concluso in Scozia il tanto atteso accordo sui dazi con l’Unione europea, il presidente Usa si è seduto oggi a quattr’occhi con il premier britannico Keir Starmer. E al suo fianco ha annunciato una nuova accelerazione sulla questione ucraina, per lo meno nelle intenzioni: «Fisserò una nuova scadenza per la Russia, di circa 10-12 giorni da oggi», ha dichiarato, riducendo notevolmente i 50 giorni inizialmente concessi a Putin per arrivare a una soluzione del conflitto. «Non c’è motivo di aspettare. Voglio essere generoso, ma non vediamo alcun progresso», ha aggiunto Trump.Trump: «Non mi interessa più parlare con Putin»Trump ha di nuovo espresso apertamente frustrazione nei confronti del leader del Cremlino: «Non mi interessa più parlare con Putin», ha detto, rivelando che il confronto «molto franco» avuto tra i due telefonicamente non ha portato all’atteso stop dei bombardamenti, anzi: «Per diverse volte abbiamo pensato di aver raggiunto un accordo, ma poi Putin prende e lancia missili contro città come Kiev, facendo molti morti in una casa di riposo o dove sia». La reazione da parte di Kiev non si è fatta attendere. Il consigliere presidenziale ucraino Andriy Yermak ha ringraziato pubblicamente Trump per la sua fermezza nei confronti di Mosca: «Grazie al presidente Trump per aver mantenuto la posizione. È un chiaro messaggio di pace attraverso la forza», ha scritto sui social. «Quando l’America guida con determinazione, gli altri ci pensano due volte».Thanks to President @POTUS for standing firm and delivering a clear message of peace through strength. @POTUS has already said he’s shortening the timeline he gave Putin, because he believes the answer is obvious.Putin respects only power — and that message is loud and clear.… pic.twitter.com/uzvBboOnhl— Andriy Yermak (@AndriyYermak) July 28, 2025Gaza, la svolta di Trump: «Ci sono bambini affamati»Il presidente americano ha poi voluto spostare l’attenzione sulla crisi umanitaria a Gaza. Parlando a Turnberry, in Scozia, a margine dell’incontro con Starmer, Trump ha affermato di aver «visto immagini di bambini molto affamati» nella Striscia, smentendo indirettamente le recenti dichiarazioni del premier israeliano Benjamin Netanyahu, che sabato, secondo quanto riportato dal Times of Israel, aveva affermato: «Non c’è alcuna politica della fame a Gaza, e non c’è fame a Gaza. Israele ha consentito gli aiuti umanitari per tutta la durata della guerra… Altrimenti non ci sarebbero abitanti di Gaza». Trump ha annunciato l’avvio imminente di centri di distribuzione alimentare a Gaza, spiegando che gli Stati Uniti collaboreranno con «persone valide» e altri Paesi per far arrivare aiuti umanitari diretti: «Allestiremo centri dove la gente potrà entrare liberamente, senza barriere o recinzioni», ha dichiarato. «Abbiamo raccolto migliaia di miliardi di dollari, e ora ne spenderemo una piccola parte per il cibo. Altri Paesi si stanno unendo a noi»..@POTUS on Gaza: "We'll be helping with the food … We're also going to make sure that they don't have barriers stopping people … We can save a lot of people. That's real starvation. I see it, and you can't fake that." pic.twitter.com/zcFiVYCxrE— Rapid Response 47 (@RapidResponse47) July 28, 2025Dito puntato su Israele: «Ha una grande responsabilità»Trump ha infine puntato il dito contro Tel Aviv, sostenendo che Israele «ha una grande responsabilità nel permettere il flusso degli aiuti a Gaza». Il presidente ha denunciato l’esistenza di «linee rigide» che impedirebbero alle persone affamate di raggiungere il cibo: «Abbiamo visto zone dove il cibo c’è, ma la gente è a 30-40 metri e grida per avere qualcosa da mangiare. Non li fanno passare, a causa di barriere imposte da Hamas o da altri. Ma quelle linee vanno eliminate. Porteremo dell’ottimo cibo, possiamo salvare molte persone».L'articolo Trump e lo sconcerto su Gaza: «Bimbi alla fame, ecco cosa faremo». E fissa un nuovo ultimatum a Putin sull’Ucraina proviene da Open.