“È cieco e lungo come un fiammifero, si era nascosto sotto una pietra”: ritrovato dopo 20 anni il serpente più piccolo del mondo

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Hanno sollevato migliaia di pietre, scrutando il terreno umido centimetro per centimetro, in una delle ultime, preziose foreste rimaste sull’isola di Barbados. Per quasi due decenni, nessuno aveva più avuto un avvistamento scientificamente provato del Threadsnake di Barbados (Tetracheilostoma carlae), il serpente più piccolo del mondo. Molti temevano che fosse scomparso per sempre, un’altra vittima silenziosa della deforestazione. Ma una mattina di marzo, la tenacia dei ricercatori è stata premiata.Il 20 marzo scorso, intorno alle 10:30 del mattino, Connor Blades, responsabile di progetto del Ministero dell’Ambiente di Barbados, e Justin Springer, dei programmi caraibici dell’organizzazione ambientalista Re:wild, stavano ispezionando un’area boschiva nel centro dell’isola. Mentre il resto del team era impegnato a misurare un raro albero di jack-in-the-box, loro due hanno iniziato a sollevare le pietre circostanti. “Dopo un anno di ricerche cominci a diventare un po’ pessimista”, ha raccontato Blades. Ma quel giorno, sotto l’ennesima pietra, ha notato un movimento, qualcosa di minuscolo, sottile come un filo. Era talmente piccolo da non poter essere identificato con certezza a occhio nudo. L’animaletto è stato delicatamente sistemato in un contenitore di vetro con terra e foglie. Ore dopo, sotto un microscopio dell’Università delle Indie Occidentali, è arrivata la conferma che ha fatto trattenere il fiato a tutta la comunità scientifica: era proprio lui, il Threadsnake di Barbados. “Ritrovare una delle nostre specie endemiche è importante sotto molti punti di vista”, ha dichiarato Justin Springer. “Ci ricorda che c’è ancora qualcosa di prezioso da proteggere, un tassello fondamentale del nostro ecosistema”.Il Threadsnake di Barbados, lungo circa dieci centimetri da adulto, cieco, si nutre di termiti e formiche e depone un solo, sottile uovo. Era stato osservato pochissime volte dal 1889 e figurava nella lista delle 4.800 specie “perdute” per la scienza. A identificarlo e a dargli un nome scientifico nel 2008 fu il professor Blair Hedges della Temple University, che lo battezzò Tetracheilostoma carlae in onore della moglie. Anche lui, all’epoca, faticò a trovarlo. “Ho passato giorni a cercarli”, ha ricordato. “Sulla base delle mie osservazioni e delle centinaia di pietre sollevate invano, credo davvero sia una specie rarissima”. Dopo la pubblicazione della sua scoperta, Hedges fu inondato per anni di messaggi da persone che credevano di aver trovato altri esemplari. “Alcune immagini ritraevano lombrichi”, ha raccontato con un sorriso. “È stata una distrazione durata anni”.L'articolo “È cieco e lungo come un fiammifero, si era nascosto sotto una pietra”: ritrovato dopo 20 anni il serpente più piccolo del mondo proviene da Il Fatto Quotidiano.