Come sta Lorenzo Bonicelli dopo l'infortunio. Il presidente della società: "È stabile"

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(AGI) - "Lorenzo è stato messo in coma farmaceutico ma è una routine per tutelare il ragazzo, è stato messo in coma indotto a salvaguardia del collo, una procedura sacrosanta per infortuni gravi che implichino un problema del genere. Al momento non ci sono notizie: Lorenzo è stabile, ci vorranno dei giorni prima di pensare a un trasferimento". Lo ha detto parlando al telefono con l'Agi Paolo Gilardoni, presidente della società Ghislanzoni Gal di Lecco sulle condizioni del suo ginnasta Lorenzo Bonicelli che nella serata di martedì scorso si è gravemente infortunato nell'uscita dal salto "triplo raccolto" agli anelli della prova a squadre delle Universiadi che si stanno svolgendo a Essen e nella zona della Ruhr in Germania.Prima dell'incidente 'Bonni', assieme agli altri azzurri, aveva svolto il suo esercizio al corpo libero e al cavallo con maniglie. Bonicelli si trova ricoverato presso la clinica universitaria della città tedesca."Come procedura standard e nel rispetto dei protocolli sanitari, di volta in volta, si fanno dei risvegli e poi si reintroducono gli addormentamenti - precisa Gilardoni rientrato nella notte dalla Germania -. Ogni giorno si fanno dei passi progressivi per avvicinarsi alla sveglia definitiva. I dottori, che sono un'equipe molto preparata, sono intervenuti subito, hanno fatto le analisi e, posso dire in questa circostanza, fortunatamente l'ospedale era vicinissimo. Il quadro non è cambiato, il ragazzo è stabile, ci vorranno dei giorni prima di pensare aa un trasferimento ma sarà necessaria una stabilizzazione di 360 gradi". Sulla vicenda di Bonicelli è intervenuto anche la leggenda italiana degli anelli, Jury Chechi, che in un colloquio con "Repubblica" ha detto che "purtroppo questo nuovo codice di punteggi dà un'importanza notevole alle uscite, quindi il triplo salto in uscita vale molto e questi ragazzi giustamente provano a farlo. Non so se ci sia stato un errore tecnico, certo quello è un passaggio complesso. Dobbiamo anche accettare che in questo sport esista la fatalità". Un rischio eccessivo? "Non è stato un azzardo - assicura l'oro di Atlanta '96 - se in una gara importante come le Universiadi ha presentato il triplo in uscita ad anelli vuol dire che era in grado di farlo"."Io, come Bonicelli e tanti atleti di altre discipline - ricorda Chechi - abbiamo fatto questi sport con la speranza di guadagnare bene ma certamente non è stata mai la priorità. La ginnastica si fa per altri motivi, se poi le cose vanno bene siamo tutti contenti. Fa parte del gioco. Mi auguro che Lorenzo possa continuare, altrimenti sarebbe davvero un'ingiustizia".   Clicca qui e iscriviti al nostro canale Whatsapp! Le notizie, in tempo reale, dell'Agenzia Italia ora anche sul tuo smartphone