Albergo confiscato alla mafia assegnato al nipote del boss Giovanni Brusca. Pd: “Offesa la memoria delle vittime”

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Il tribunale di Palermo ha affidato la gestione di un bene confiscato alla mafia al nipote di Giovanni Brusca. Si tratta dell’Hotel Garibaldi, albergo in pieno centro a Palermo, in piazza Politeama, sequestrato alla mafia nel 2021 e assegnato alla Cribea srl, società fondata nel 2018 da Giorgio Cristiano, nipote di u verru, il boss – liberato lo scorso giugno – che innescò l’ordigno responsabile della strage di Capaci e che ordinò lo strangolamento e lo scioglimento nell’acido del piccolo Giuseppe Di Matteo.È quanto emerge da un’inchiesta realizzata da Fanpage.it. Secondo quanto riportato dal sito, Giorgio Cristiano è riuscito ad ottenere in gestione il Garibaldi all’età di 29 anni, partendo con un capitale sociale iniziale di 10mila euro. La sua società, la Cribea srl, è risultata idonea perché dal 2020 aveva in gestione un bed and breakfast nel cuore di Palermo, il Ruggiero Settimo Room.Il quotidiano online ha chiesto conferma della notizia all’Agenzia nazionale per i beni confiscati che, con una pec e una breve dichiarazione telefonica, ha sottolineato come l’assegnazione sia stata fatta dal tribunale di Palermo che ha vagliato il nome di Giorgio Cristiano “senza ravvisare alcuna criticità” e che “la Cribea srl non è destinataria di misure di prevenzione”. Al patrimonio di Giovanni Brusca sarebbero ascrivibili, secondo quanto pubblicato da Fanpage, anche altri due alberghi di Palermo: l’hotel Borgo Vecchio e l’Astoria Palace Hotel. Il primo, come l’Hotel Garibaldi, è gestito dalla Cribea srl, mentre l’Astoria Palace è in mano alla Shc srl, società di Salvatore Cristiano, cognato di Giovanni Brusca. Anche l’hotel Borgo Vecchio e l’Astoria Palace erano stati sequestrati alla mafia nel 2015.“L’affidamento di un bene confiscato alla mafia al nipote di uno dei più feroci assassini della storia di Cosa Nostra è un fatto gravissimo, che offende la memoria delle vittime di mafia e mette in discussione la credibilità dell’intero sistema di gestione dei beni confiscati. Vogliamo andare fino in fondo su questa vicenda”. Lo dichiara la senatrice Enza Rando, responsabile Legalità e lotta alle mafie del Partito Democratico. “È qualcosa che va oltre il paradosso – prosegue -. Se la giustizia non è anche percepita come giusta allora a perdere è lo Stato”.Dura anche la reazione del segretario regionale del Pd Sicilia, Anthony Barbagallo, anche segretario della Commissione nazionale Antimafia: “È urgente effettuare opportuni approfondimenti sulla notizia diffusa da Fanpage.it che ci lascia sgomenti e senza parole soprattutto perché corredata da diverse fonti ufficiali che l’hanno confermata”, ha dichiarato. “In Sicilia – prosegue – questo tipo di segnali sono destabilizzanti e rischiano di vanificare decenni di successi nel contrasto a Cosa nostra, per i quali in tanti hanno anche sacrificato la propria vita“.L'articolo Albergo confiscato alla mafia assegnato al nipote del boss Giovanni Brusca. Pd: “Offesa la memoria delle vittime” proviene da Il Fatto Quotidiano.