Oltre venti minorenni, tra i 13 e i 17 anni, sono stati perquisiti nell’ambito di una maxi operazione della polizia contro «contesti di matrice suprematista, antagonista e jihadista». All’interno delle abitazioni di 22 giovanissimi, che erano stati notati per la loro attività online, sarebbero state trovate armi da fuoco giocattolo, simboli e documenti nazifascisti e anche una divisa delle SS. Secondo le forze dell’ordine, sarebbe l’ennesima prova del fatto che ci sia un aumento radicale del «coinvolgimento di minorenni in ambiti di eversione e terrorismo». Una tendenza di molto facilitata dai social network, che avrebbero abbattuto il tempo necessario alla radicalizzazione da circa 16 mesi nel 2002 a poche settimane.L’estremismo di destra e le lodi ai killer degli ultimi anniLa maggior parte delle perquisizioni compiute in tutta Italia si è concentrata su attività nell’ambito dell’estremismo di destra. Cinque di loro – tra Oristano, Cosenza e Messina – sono stati rintracciati a partire da un 14enne che lo scorso aprile era stato posto sotto osservazione e perquisito per attività violente e suprematiste sul web, tra cui inneggiamenti al killer della scuola di El Paso nel 2019, Patrick Crusius, e all’attentatore di Oslo nel 2011, Anders Breivik, che uccise 77 persone. Perquisiti anche due 17enni di Mantova e Cremona e un 15enne di Bergamo, sospettati di propaganda e istigazione a delinquere per aver pubblicato online contenuti di natura nazista e antisemita. Un altro 15enne è stato oggetto del provvedimento dopo che, in una chat con un altro indagato, aveva confessato di fabbricare ordigni artigianali.Gli antagonisti e la propaganda jihadista: «Anche materiale per costruire molotov»Per quanto riguarda gli antagonisti, si tratta di due 17enni bolognesi che durante una manifestazione di protesta per la morte di Rami Elgaml, 19enne deceduto durante un inseguimento con le forze dell’ordine a Milano, avevano danneggiato vetrine commerciali e banche presenti sul percorso del corteo. Sul fronte jihadista, invece, tre 17enni sonno indagati e sospettati di essersi connessi con spazi web riconducibili alla propaganda islamica e all’Isis. Nella casa di altri due minori sarebbero invece stati trovati i componenti per realizzare molotov e un bilancio per pesare la polvere da sparo. I dati della polizia: 107 perquisiti negli ultimi anni, mai così tanti arresti tra minorenniAl termine della rassegna delle perquisizioni, la polizia nel comunicato ha tirato le somme dei vari fenomeni minorili. I social network avrebbero infatti, secondo le forze dell’ordine, alimentato la presenza di giovani homegrow che consumano propaganda e si radicalizzano. In Italia negli ultimi sei mesi sono stati sottoposti a misura cautelare tanti minorenni quanti negli ultimi due anni interi. In 107 sono stati perquisiti dal 2023, con un altro aumento registrato nel 2025 rispetto ai mesi precedenti. L'articolo Divise SS e bilance per polvere da sparo: perquisiti 22 minori in tutta Italia. Così si erano radicalizzati sui social – Il video proviene da Open.