Una (ex) suocera per amica. Perché ora Raoul Bova si fa difendere da Anna Maria Bernardini De Pace nel caso Ceretti

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«Raoul Bova lo conoscevo più allegro, più partecipe, più polemico anche. Ieri sera mi è sembrato troppo buono». Correva l’anno 2023 e Anna Maria Bernardini de Pace, giudice a Forum e blasonato avvocato esperto in separazioni e divorzi (a lei si sono affidati tanti vip), commentava a Un Giorno da Pecora l’ospitata dell’ex genero Raoul Bova a Belve. Un po’ noioso lo ha definito, salvo poi difenderlo quando è rispuntata la storia della lettera al veleno “Caro genero degenerato, vai e non tornare“, scritta da lei per Il Giornale nel 2014, ma che lei precisa non era indirizzata a Bova. Era scritta per una serie sul quotidiano, che prevedeva di metter nel mirino le figure familiari. «Ha detto la verità. Tutti vi siete fissati che era per lui. Lui ha detto che io sostengo di non averla scritta contro di lui, ed è così, è stato buonissimo e corretto. Io l’ho scritta un anno prima che succedesse tutto. Ho testimoni che quella lettera non era per lui. Il compagno di Simona Ventura, Giovanni Terzi, sa bene che non era per Raoul».Quella preoccupazione dell’avvocato De PaceRaoul oggi si fa difendere dall’ex suocera nel caso che lo coinvolge, con la ex modella Martina Ceretti, con cui avrebbe avuto una relazione “extra coniugale”. Gli audio dell’attore, rivolti all’influencer dagli “occhi shhpaccanti” sono stati diffusi da Fabrizio Corona. E lui ora impugna tutto non solo in procura a Roma ma anche dal Garante per la privacy. Un avvicinamento tra l’attore di Don Matteo e la civilista che, secondo quanto riporta Gabriele Parpiglia, c’è da diverso tempo. Un mese fa, per la precisione, il giornalista incontrò De Pace, sua amica e la vide fortemente preoccupata. «Perché prima di essere un avvocato, è una mamma, è una super nonna che disegna le stanze per i nipoti, e ha un cuore gigante, soprattutto quando si avvicina la parola sofferenza, che lei purtroppo conosce bene», ha raccontato Parpiglia. Anche lui avrebbe ricevuto il materiale di Raoul. E infatti avrebbe chiesto alla legale se fosse preoccupata per lui. «Guarda che mi hanno proposto del materiale scottante su di lui, ma ho detto che avrei denunciato. Mi sembrava che fosse una soffiata – ricatto. Non il semplice “ho una notizia”. A quel punto l’avvocato aveva le lacrime agli occhi», ha detto Parpiglia.Il caro genero degenerato: ma la realtà è altroRaoul è stato sposato con la figlia della civilista, Chiara Giordano, e ha avuto due figli: Alessandro (25 anni) e Francesco (24 anni). Poi Raoul perse la testa per l’attrice Rocío Muñoz Morales (da cui ha avuto due bambine e con cui risultava legato finora). E il matrimonio finì nel 2013. Non senza strascichi sui giornali. Quando uscì la famigerata lettera del genero degenerato, su Il Giornale, nel 2014, molti pensarono che fosse rivolta all’attore. Una versione rimasta intatta negli anni fino alla diretta smentita dei diretti interessati. «Prima di slacciarti i pantaloni fuori dalla tua casa – scrisse al tempo ancora Anna Bernardini De Pace – hai pensato che impatto avrebbe avuto questa patetica scena nella vita della tua famiglia?». E ancora: «Se ti fossi fermato a pensare, prima di toglierti i pantaloni, forse ti saresti rivestito. E qui emerge un’altra verità: la slealtà, cioè la menzogna, ti era necessaria, invece, per consumare il tradimento in segreto. Che tale sarebbe dovuto rimanere, secondo te, perché tu con calma potessi valutare tutte le opzioni. Dunque sei anche un uomo interessato e manipolatore, ambivalente e in malafede». Ma non era lui. E il legame tra Chiara e Raoul, da vecchi ex coniugi, è ben saldo. A dimostralo gli ultimi giorni passati dall’attore. Con le figlie avute da Rocio e Chiara Giordano. Insieme, in vacanza a Terracina. L'articolo Una (ex) suocera per amica. Perché ora Raoul Bova si fa difendere da Anna Maria Bernardini De Pace nel caso Ceretti proviene da Open.