Nell’estate della musica in Italia sono stati i vecchi reduci a tenere alto il vessillo del rock, da Springsteen a Morrissey, passando per gli Who e gli Ac/Dc, per arrivare ai Queens Of The Stone Age e ai Simple Minds. Con l’eccezione dell’unica giovane band con le chitarre in questo momento capace di tenere testa alle dive pop come Dua Lipa e Olivia Rodrigo, gli irlandesi Fontaines D.C. ma con il nome degli emergenti londinesi Wunderhorse, passati da Milano, da segnarsi sul taccuino. A chiudere la rassegna del nuovo spazio del Parco della Musica di Milano ieri sera sono stati gli Smashing Pumpkins, che hanno aggiunto un altro tassello all’estate rock nel Belpaese, con una notte che ha riportato gli appassionati negli anni ’90 del grunge, sebbene sia riduttivo etichettare solo così il gruppo di Billy Corgan, che al suono di Seattle ha saputo aggiungere ingredienti diversi, con il suo gusto barocco per la melodia e il suo amore per la new wave britannica degli anni ’80, unito a quello per il metal. Il frontman e leader assoluto della band di Chicago, in Italia per le due date del ‘The Aghori Tour’, (venerdì si replica a Roma) , si presenta sul palco alle 22 con un lungo pastrano nero, che lo fa sembrare un sacerdote del rock, accompagnato dai membri originari James Iha alla chitarra e Jimmy Chamberlin alla batteria, a cui si aggiungono i nuovi elementi, Jack Bates al basso e la sensuale e talentuosa Kiki Wong alla chitarra, in pantaloni e top di pelle nera. La band di Chicago regala le perle di ‘Mellon Collie’ e ‘Siamese Dream’ Billy sembra essere venuto a patti con i suoi demoni e il suo carattere difficile e sembra oggi a suo agio con la sua creatura e capace di godere dell’amore che il pubblico anche ieri sera ha tributato ai Pumpkins. Si parte con due brani dagli albumi gemelli MACHINA, ‘Glass’ Theme’ e ‘Heavy Metal Machine’. Il primo colpo al cuore è ‘Today’, la ballad struggente ma sporca che è uno dei marchi di fabbrica della scrittura del musicista di Chicago. Poi il pugno del ko, che fa decollare il concerto, uno dei brani simbolo dell’epopea grunge, ‘Bullet With Butterfly Wings’, la ‘Smells Like Teen Spirit’ degli Smashing Pumpkins, dal disco capolavoro ‘Mellon Collie and the Infinite Sadness’ del 1995, pietra miliare del rock degli anni ’90 e non solo. Da quel lavoro viene tratta anche la meravigliosa e dolceamara ‘1979’, cantata a squarciagola dal pubblico. L’onirica ‘Porcelina of the Vast Oceans’, sempre da ‘Mellon Collie’, è l’antipasto per le altre due ballate strappacuore, amatissime dai fan, ‘Mayonnaise’ e ‘Disarm’, tratte dall’altro disco cardine della carriera della band di Chicago, ‘Siamese Dream’ del 1993. In mezzo c’è spazio per il colpo di genio di Corgan per questo show, la cover della zuccherosa hit pop anni ’80 dei Berlin ‘Take My Breath Away’, inclusa nella colonna sonora di ‘Top Gun’ e arrangiata elegantemente dai Pumpkins, con Billy, sorridente e gigantesco che guida il coro della platea milanese, ormai definitivamente nelle sue mani.Credit: mpi04/MediaPunch /IPXCorgan omaggia Ozzy Facile quando in scaletta hai brani come l’epica opening track di ‘Melon Collie’, ‘Tonight Tonight’ o la potenza stoner di ‘Cherub Rock’. Corgan poi regala anche la frustata dark-rock elettronica di ‘Ava Adore’ e la tiratissima ‘Zero’. Prima di chiudere il fan dei Black Sabbath che è in lui, presente al concerto tributo di Ozzy Osbourne a Birmingham che ha segnato l’addio alla musica poco prima della morte dell’icona del metal, accenna il riff di ‘N.I.B.’ dei Sabbath e omaggia il suo beniamino con un sentito “Dio benedica Ozzy”. Il finale è affidato alla cavalcata dark metal di ‘The Everlasting Gaze’, che manda a casa ancora una volta soddisfatto il popolo del rock. Questo articolo Smashing Pumpkins a Milano, una notte rock con sapore anni ’90 proviene da LaPresse