Terremoto, tsunami ed eruzione: in Kamchatka uno degli eventi più forti mai registrati

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Alle ore 1:24 (ora locale italiana, ore 23:24 UTC, o Greenwich) del 30 luglio, è avvenuto al largo della penisola di Kamchatka (Russia), a circa 20 km di profondità, uno dei più forti terremoti mai registrati: magnitudo 8.8. Questo terremoto è avvenuto nella zona in cui la placca pacifica subduce sotto quella di Okhotsk (considerata parte della placca Nord-Americana), una zona che fa parte del cosiddetto ‘cerchio di fuoco’ (Ring of Fire), dove avvengono la maggior parte dei terremoti ed eruzioni del nostro pianeta. Il terremoto, avvenuto in mare a circa 120 km dalla capitale del Kamchatcka (Petropavlorsk-Kamchatsky) ha immediatamente causato un allerta-tsunami, in tutto il Pacifico, da parte del Pacific Tsunami Warning Center’ di tutte le agenzie che monitorano appunto questi fenomeni.Fortunatamente sembra non ci siano state vittime, ma soltanto feriti, mentre le onde di tsunami non sono state devastanti: le più alte, di circa 5 metri, sono state registrate a Severo-Kurilsk, sull’isola di Sachalin. E’ importante ricordare che questa città fu devastata nel 1952 da uno tsunami, causato da un terremoto di magnitudo 9.0 avvenuto praticamente con la stessa localizzazione di quest’ultimo: fu pertanto ricostruita in una posizione più elevata, proprio per resistere a futuri tsunami. Praticamente in tutte le zone costiere del Pacifico è stato diramato l’ordine di allontanarsi dalle spiagge, dalla costa, e di rifugiarsi in siti con topografia elevata. Onde di qualche metro sono state effettivamente registrate un po’ dappertutto sulle coste pacifiche, ma fortunatamente lo tsunami non ha causato particolari danni, né tantomeno vittime.Oltre allo tsunami, però, subito dopo il terremoto è iniziata l’eruzione del vulcano Klyuchevskaya Sopka, anch’esso localizzato sulla penisola di Kamchatka, a circa 300 km di distanza dall’epicentro del terremoto. I terremoti più forti provocano spesso l’eruzione di vulcani localizzati nelle vicinanze, ossia entro distanze simili alla dimensione della faglia sismica: per terremoti così forti, la lunghezza di faglia è di centinaia di km, mentre la dislocazione massima (o ‘slip’, ossia lo spostamento tra i due lati della faglia, che provoca il terremoto) può essere di oltre 10 metri.Anche dopo il forte terremoto di Sumatra del 2004, che causò uno tsunami devastante che fece oltre 230.000 vittime, ci furono varie eruzioni, verosimilmente indotte, di vulcani indonesiani. I forti terremoti possono innescare eruzioni dei vulcani vicini perché modificano profondamente lo stato degli sforzi nel sottosuolo, alterando gli equilibri nelle camere magmatiche dei vulcani, e quindi favorendo talvolta l’eruzione del magma. Questa interazione tra faglie sismiche e vulcani funziona però anche all’inverso: eruzioni vulcaniche possono favorire l’innesco di forti terremoti. Un caso ben noto nella letteratura scientifica è quello dei forti terremoti di Kalapana (di magnitudo anche maggiore di 7), Hawaii, associati alle eruzioni dei rift di Nord-Est del vulcano Kilauea.Anche in questo caso, le forti perturbazioni del campo di sforzo in profondità, prodotte dall’eruzione, possono innescare terremoti su faglie vicine, già all’equilibrio critico e quindi prossime alle condizioni di frattura.Questo terremoto, tra quelli di più alta magnitudo mai registrati, occupa il 6° posto, insieme al terremoto di Colombia-Ecuador del 31 gennaio 1906: il più forte è stato quello di Valdivia, Cile, avvenuto il 22 maggio 1960 con magnitudo 9.5; il terremoto di Sumatra del 26 dicembre 2004, che causò oltre 230.000 vittime principalmente a causa del devastante maremoto, è al secondo posto, con magnitudo 9.3. Seguono il terremoto dell’Alaska del 27 marzo 1964, di magnitudo 9.2, poi il terremoto del Giappone dell’11 marzo 2011, di magnitudo 9.0, anch’esso accompagnato da un devastante tsunami che causò il disastro della centrale nucleare di Fukushima; infine, al 5° posto c’è il terremoto ‘gemello’, avvenuto in Kamchatka nel 1952, con una localizzazione molto simile a quello di cui parliamo, di magnitudo 9.0.L'articolo Terremoto, tsunami ed eruzione: in Kamchatka uno degli eventi più forti mai registrati proviene da Il Fatto Quotidiano.