Scontri al derby di Genova, braccialetto elettronico per cinque ultras 

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Gio, 31 Lug 2025I giudici del tribunale del Riesame di Genova hanno revocato gli arresti domiciliari a quattro tifosi della Samp, ma rimane il braccialetto elettronico.DiRedazioneCondividi l'articolo(Foto: Simone Arveda/Getty Images)I giudici del tribunale del Riesame di Genova hanno revocato gli arresti domiciliari a quattro tifosi della Sampdoria che a metà luglio erano stati sottoposti a misura cautelare insieme ad altri ultrà. Secondo i giudici, «la gravità dei fatti non sono riconducibili solo a comportamenti impulsivi ma sono bensì sintomatici di una preordinata volontà di partecipare a un’azione violenta dove poter esprimere tali impulsi». La condotta dei tifosi «è indicativa di particolare pericolosità, sintomatica di indole violenta, spregio delle regole», si legge nel provvedimento. E però, «devono essere valorizzati anche la giovane età degli indagati, il fatto che siano incensurati, la piena ammissione dell’addebito e la volontà di risarcire il danno».  I quattro, difesi dall’avvocato Matteo Carpi e Pietro Bogliolo, potranno tornare a lavorare, ma con l’obbligo di indossare il braccialetto elettronico e di non uscire la sera e stare a Genova. Due settimane fa la gip Carla Pastorini aveva disposto l’arresto per due tifosi (uno è ancora irreperibile), i domiciliari per cinque con braccialetto elettronico e l’obbligo di firma per quattro. Misure che si riferivano ai disordini dello scorso 25 settembre in occasione del derby di Coppa Italia con il Genoa. Ad alcuni di loro è contestato anche l’assalto al pullman della squadra, avvenuto il 29 marzo, dopo la partita giocata in casa contro il Frosinone persa tre a zero. Gli undici (difesi dagli avvocati Bogliolo, Carpi e Antonio Rubino) erano stati prima interrogati dal giudice, secondo quanto previsto dalla riforma Nordio. Developed by 3x1010