Inchiesta urbanistica: Comitato Famiglie Sospese verso una class action per i cantieri fermi a Milano

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Una class action per tutelare chi ha comprato una casa mai costruita nei cantieri fermi di Milano: è questa la prospettiva annunciata dal Comitato Famiglie Sospese durante una colazione di protesta organizzata in via Valtellina, davanti al progetto bloccato di Scalo House, al centro dell’inchiesta sull’urbanistica che coinvolge il comune. Su un banchetto brioche e biglietti colorati raccontano le storie di decine di acquirenti che, pur avendo firmato mutui e rogiti, si ritrovano senza un’abitazione. “Domani mattina siamo stati invitati dal sindaco Sala alle 9.30 a Palazzo Marino e ci aspettiamo che ci possa dire le soluzioni alla nostra situazione”, ha spiegato Filippo Borsellino, portavoce del comitato. Nei giorni scorsi il gruppo è stato contattato da alcune associazioni di categoria e insieme è stato lanciato un appello a tutte le istituzioni, “quindi sia al sindaco che all’assessore momentaneo che al ministro Matteo Salvini, per chiedere un tavolo di confronto in maniera tale che Milano possa riprendere a lavorare e a sbloccare questa situazione nel rispetto delle indagini”, ha aggiunto Borsellino. La protesta nasce anche dalla consapevolezza che per molti il fattore tempo è cruciale: “Ci sono persone che non possono aspettare 10-15 anni, hanno 70-75 anni e non sanno nemmeno se a fine processo saranno ancora qui. Questo tempo che ci è stato sottratto non verrà restituito da nessuno”. Quanto alle prossime mosse, il portavoce ha annunciato: “La class action è una delle idee che stiamo pensando. Stiamo facendo le giuste riflessioni per tutelarci nella maniera migliore possibile”.Questo articolo Inchiesta urbanistica: Comitato Famiglie Sospese verso una class action per i cantieri fermi a Milano proviene da LaPresse