Inchiesta urbanistica, le famiglie rimaste senza casa valutano la class action: “Chi ha sbagliato paghi, noi incolpevoli”

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“Vergogna alla società che forse per lucrare non ha chiesto il permesso più lento, vergogna al Comune che si è lavato le mani e vergogna a chi non riesce a mettere insieme le giuste indagini della procura con la giustizia riparativa per chi è incolpevole. Io sono incolpevole”. Maristella fa parte del comitato “Famiglie sospese” che riunisce le persone che hanno comprato casa ma non sono riuscite ad entrarci dopo il sequestro da parte dell’autorità giudiziaria. Questa mattina si sono date appuntamento davanti a uno dei cantieri sequestrati, in via Valtellina, lo Scalo House. “Ho fatto un compromesso qui nel settembre 2020, mi è stato sempre detto che avevano il permesso di costruire ma era un sinonimo di scia convenzionata”. E così il cantiere è sotto sequestro. Maristella non è sola. Il comitato Famiglie Sospese domani incontrerà il sindaco Giuseppe Sala e potrebbe valutare una class action contro i costruttori e il Comune. “Prima che acquirenti siamo parte della comunità – spiega il portavoce del comitato Filippo Borsellino e vogliamo che venga fatta luce, e chi ha sbagliato è giusto che paghi”.L'articolo Inchiesta urbanistica, le famiglie rimaste senza casa valutano la class action: “Chi ha sbagliato paghi, noi incolpevoli” proviene da Il Fatto Quotidiano.