Il Parlamento di San Marino ha adottato all’unanimità una raccomandazione storica che impegna il Governo della Repubblica al riconoscimento dello Stato di Palestina entro la fine dell’anno. “Non è un atto simbolico, è il risultato di una profonda riflessione e di una posizione di principio, fondata sui valori che definiscono la nostra Repubblica: il rifiuto della guerra, il diritto dei popoli all’autodeterminazione e il primato del diritto internazionale. Il processo di riconoscimento è già iniziato”. È con queste parole che il segretario di Stato per gli Affari Esteri di San Marino, Luca Beccari (Pdcs, democristiani), ha annunciato all’assemblea Onu l’avvio del processo di riconoscimento graduale dello Stato di Palestina da parte del Titano.Si allunga così la lista dei Paesi che potrebbero riconoscere lo Stato palestinese alla prossima assemblea generale delle Nazioni Unite di settembre. Francia, Regno Unito, Canada, Malta, Australia, Finlandia, Nuova Zelanda, Portogallo, Andorra, Lussemburgo, Belgio e, appunto, San Marino. Alcune promesse, come quella della Francia, sembrano più solide di altre. Per esempio, la posizione del britannico Keir Starmer è condizionata alla situazione umanitaria a Gaza: solo se Israele non accetterà il cessate il fuoco e non si impegnerà per una pace sostenibile a lungo termine”. Al momento sui 192 stati membri dell’Onu, sono 143 quelli che riconoscono lo Stato palestinese.L'articolo Anche San Marino riconoscerà la Palestina, l’annuncio all’assemblea Onu: “Non è un atto simbolico” proviene da Il Fatto Quotidiano.