Alberto Trentini, il cooperante italiano detenuto in Venezuela da novembre, ha potuto chiamare la sua famiglia per la seconda volta

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Alberto Trentini (ANSA)Alberto Trentini, il cooperante italiano detenuto in Venezuela dallo scorso novembre, ha potuto chiamare per la seconda volta i suoi familiari: la prima era stata a maggio. La telefonata è stata annunciata dal ministero degli Esteri italiano e confermata con una nota dalla famiglia di Trentini. «Pur nella costante angoscia siamo sollevati per aver potuto sentire, per pochi minuti, la voce di Alberto ed esprimiamo gratitudine nei confronti delle istituzioni che in Italia e in Venezuela si stanno adoperando per la liberazione di Alberto, da oltre otto mesi detenuto a Caracas. Speriamo di poterlo riabbracciare presto a casa», hanno detto i familiari.Domenica il ministero degli Esteri ha anche nominato il direttore generale per gli Italiani nel mondo, Luigi Vignali, come inviato speciale per i detenuti italiani in Venezuela. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha detto che attualmente ci sono una quindicina di cittadini italiani detenuti in Venezuela e che Vignali avrà il compito di «dialogare per vedere come potere ottenere la liberazione di prigionieri politici che non hanno commesso a nostro parere reati».Trentini ha 45 anni ed è originario di Venezia. Dallo scorso ottobre si trovava in Venezuela per la ong internazionale Humanity & Inclusion, che aiuta le persone con disabilità. Quando è stato arrestato, con accuse poco chiare, stava andando per lavoro da Caracas a Guasdualito, nel nordovest del paese. Insieme a lui era stato fermato anche l’autista della ong che lo accompagnava. La madre di Trentini, Armanda Colusso, aveva ricevuto messaggi da lui mentre era ancora all’aeroporto di Caracas, poi non l’aveva più sentito. La famiglia aveva saputo che era stato fermato la sera del 16 novembre.– Leggi anche: Cosa sappiamo della detenzione di Alberto Trentini in VenezuelaTag: Alberto Trentini-VenezuelaConsigliatiVienna ha aperto un profilo su OnlyFans per promuovere i suoi quadri di nudoÈ una protesta contro i criteri degli algoritmi di Facebook e TikTok, che finiscono per censurare opere come quelle di Egon Schiele15 famosi plagi musicali, o presunti taliLana Del Rey e i Radiohead sono solo gli ultimi di una lista che tira dentro i Led Zeppelin, i Coldplay, gli Oasis e soprattutto Tom PettyL’annoso dibattito sulle uova e sul colesteroloUna nuova ricerca dice che le uova fanno male, quella precedente diceva che fanno bene: a chi dobbiamo credere?