“Celso, mi mancherai maestro”. Con queste poche parole Eros Ramazzotti ha ricordato Celso Valli, storico produttore, morto oggi lunedì 28 luglio a 75 anni.Una delle figure più importanti della musica italiana. Celso Valli ha mosso i primi passi negli Anni 70 come musicista per poi collaborare, come produttore e arrangiatore, Mina, Vasco Rossi, gli album cult di Claudio Baglioni “La vita è adesso” e “Oltre” e “Terra promessa” di Eros Ramazzotti, oltre a “Il mare calmo della sera” di Andrea Bocelli, “Strano il mio destino” di Giorgia e “Resta in ascolto” di Laura Pausini. A 72 anni si è dedicato un album tutto suo “Sette canzoni al piano”.“Non sono un trombone, uno che si rifiuta di riconoscere l’importanza e la valenza delle novità. Sono attento all’innovazione”, aveva detto a Rockol. Nel corso della sua prestigiosa e prolungata carriera, l’artista ha conseguito numerosi riconoscimenti, tra cui dischi d’oro e di platino, nonché il Latin Grammy Award per la sua collaborazione nell’album “Primavera Anticipada” di Laura Pausini. Il 2006 ha segnato un momento culminante con l’assegnazione del Leone d’oro alla carriera, seguito nel 2011 dal disco di diamante ottenuto insieme a Vasco Rossi per l’album “Vivere o niente”.Chi era Celso Valli – Nato a Bologna il 14 maggio del 1950, ha iniziato il suo percorso musicale a soli 15 anni, iscrivendosi al Conservatorio Giovanni Battista Martini della sua città natale, dove ha studiato sotto la guida di Ettore Ballotta. I suoi esordi nel mondo della musica sono avvenuti con il gruppo rock progressivo Ping Pong, che raggiunse un notevole successo grazie al brano “Caro Guida” di Roberto Vecchioni. Affermatosi successivamente come arrangiatore e produttore discografico, è diventato un punto di riferimento per molti celebri artisti italiani. Tra le sue collaborazioni più significative si annoverano quella con Mango e la produzione nel 1978 di “Ricominciamo” di Adriano Pappalardo. La vera svolta nella sua carriera è arrivata con Mina, con cui ha realizzato tre album (“Italiana”, “25” e “Catene”), inaugurando questa proficua collaborazione con “Anche un uomo”, sigla della riedizione del famoso quiz televisivo “Lascia o raddoppia?”.Negli anni ’80 il nome di Celso Valli ha segnato il successo di numerosi brani che hanno fatto la storia della musica italiana: da “Canzoni stonate” di Gianni Morandi (1980), “Nell’aria” di Marcella Bella (1983), “Self control” di Raf (1984), “Ti sento” dei Matia Bazar (1985), fino a “051/222525” di Fabio Concato (1989) e “Quello che le donne non dicono” di Fiorella Mannoia (1987). Ha curato produzioni importanti come “Canzoni di Mogol Battisti” del Coro degli Angeli (1982), “Nove” di Ivan Graziani (1984) e “Salamandra” di Miguel Bosé.Con Claudio Baglioni ha contribuito ai capolavori “La vita è adesso” (1985) e “Oltre” (1990). Il suo talento ha oltrepassato i confini nazionali, collaborando con musicisti internazionali del calibro di Hans Zimmer. Nel 1984 ha vinto Sanremo con Eros Ramazzotti e “Terra promessa”, inaugurando un sodalizio che ha prodotto successi come “Adesso tu”, “Una storia importante”, “Musica è”, “Se bastasse una canzone”, “Cose della vita”, “Più bella cosa” e “Un’emozione per sempre”. Con Vasco Rossi ha firmato brani come “Guarda dove vai”, “Senza parole”, “Sally” e “Marea”. Dagli anni ’90 ha iniziato la collaborazione con Andrea Bocelli, culminata nella vittoria al Festival di Sanremo 1994 con “Il mare calmo della sera”.Giorgia e la sua “Come Saprei”, Enzo Jannacci in “Guarda la fotografia” (1991), Irene Grandi in “La tua ragazza sempre” (2000), Patty Pravo in “…e dimmi che non vuoi morire” del 1997 e Gerardina Trovato in “Non è un film” (1994), con lei scrisse il brano “Dare to Live” (vivere), duetto in seguito ripreso da Andrea Bocelli e Laura Pausini (con la quale realizzò “Tra te e il mare”, “Resta in ascolto”, “Io canto” e “Primavera in anticipo” (2008). Ma anche Renato Zero, Jovanotti e Biagio Antonacci, Renga, Matia Bazar.L'articolo È morto Celso Valli, storico produttore di Vasco Rossi, Eros Ramazzotti, Laura Pausini e Claudio Baglioni: “Non sono un trombone, ma attento all’innovazione” proviene da Il Fatto Quotidiano.