Il consigliere comunale di Milano di Azione, Daniele Nahum, si è recato nel pomeriggio in via Fatebenefratelli, negli uffici della questura, per presentare una denuncia contro gli haters che nei giorni scorsi lo hanno insultato con frasi antisemite dopo che si era presentato in aula a Palazzo Marino con la kippah. Con lui l’avvocato Alessandro Giungi, consigliere comunale del Partito Democratico. “La stagione degli ebrei che vanno nei forni e nei campi di concentramento è assolutamente finita, per cui non ci facciamo intimidire. Sono qui perché è inaccettabile ricevere insulti con scritto ‘Auschwitz, stavate bene ad Auschwitz, mangiavate, dormivate’, con insulti anche ad Anna Frank. Io l’ho detto ormai da due anni, non ne farò passare più una. Adesso vado per vie legali e pretendo che queste persone paghino anche personalmente a livello pecuniario”, ha dichiarato Nahum.Secondo il consigliere, “l’antisemitismo è esploso in questa città. Non si riesce a fare più discernimento: una cosa è la legittima critica al governo israeliano, e io sono il primo a criticarlo perché sono per un cessate il fuoco immediato; un’altra è prendersela con cittadini italiani di fede ebraica. Questa cosa deve assolutamente smettere. Da due mesi nel quartiere ebraico ci sono due pestaggi al giorno, vi pare normale? Bisogna prendere provvedimenti, la città deve rispondere su questo. Finché sarò dentro l’aula di Palazzo Marino presenterò tutte le denunce possibili, arriverò anche a mille”. Riguardo all’intervista rilasciata da David Grossman, che ha definito ‘genocidio’ quanto sta accadendo nella Striscia di Gaza, Nahum ha risposto: “David Grossman non è Dio. Io sono per un cessate il fuoco ovunque e ammetto che a Gaza è nato un grandissimo massacro e va cessato subito. Il termine genocidio dal mio punto di vista è sbagliato. Non c’è alcuna volontà di cancellare il popolo palestinese dalla faccia della terra e non ci sono campi di concentramento a Gaza. Detto questo credo che Netanyahu si debba fermare all’istante. C’è una gravissima crisi umanitaria e va portato avanti il piano della Lega Araba: espulsione di Hamas dalla Striscia, ritorno degli ostaggi a casa e un piano di pace che porti finalmente a due popoli e due Stati”. Infine, commentando il presunto pestaggio di due cittadini francesi che indossavano la kippah in un autogrill di Lainate, ha aggiunto: “Ma è possibile che uno non possa andare in giro con la kippah a Milano e venga pestato? Ma sono cittadini, in quel caso francesi, o nel mio caso italiani. Io non ho un passaporto israeliano, ho il passaporto italiano, sono un rappresentante istituzionale milanese. Questa è la follia: si sta facendo pagare agli ebrei italiani un conflitto che oggettivamente non li riguarda”, ha concluso.Questo articolo Antisemitismo, Nahum presenta denuncia in questura a Milano contro gli insulti ricevuti per la kippah proviene da LaPresse