“Licenziata dalla mia major via mail, ho preso anche tante porte in faccia e no a Sanremo. Ora navigo a vista e ho firmato per un nuovo progetto”: lo sfogo di Syria

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In versione acqua e sapone Syria (vero nome Cecilia Syria Cipressi) aveva convinto tutti al Festival di Sanremo 1996 tra le Nuove Proposte tanto che poi ha vinto con “Non ci sto“. Poi il terzo posto con “Sei tu” a Sanremo 1997, stavolta tra i Big. Trent’anni di carriera e dieci album pubblicati in gran parte tra gli Anni Novanta e Duemila. Poi qualche partecipazione televisiva, il teatro, ospitate. Ma Syria c’è. A un fan che le chiedeva che fine avesse fatto, la cantante ha dedicato una lunga e articolata risposta sui social.“Sto bene e continuo a fare tutto quello che posso a più non posso, grazie per il tuo messaggio – ha esordito la cantante -. Ne ricevo tanti e rimando sempre le risposte, ecco ora rispondo a cuore leggero a chi aspettava un cenno. Chi mi segue sa dove trovarmi, chi mi pensa e ritrova… ‘Io non me ne sono mai andata’, ma sicuramente ho fatto scelte più difficili e non sono stata capace negli anni di reinventarmi, perché ho fatto tanto di tutto prima, mannaggia a me, scherzo”.E ancora: “L’ispirazione volava, le connessioni con autori e produttori erano a mille. Mi sono fermata dieci anni fa discograficamente con il live del mio concerto al teatro Grande di Brescia con cinquanta elementi d’orchestra. Diverse colleghe hanno condiviso quel palco con me, messaggi importanti ricevuti da grandi amici ed artisti, attestati di stima, pacche sulla schiena, abbracci infiniti, commozione, un pubblico incredibile. Un sogno bellissimo, un best per i miei 20 anni di musica e poi boom dopo diversi mesi tutto tutto a picco”.I cambiamenti però si sono fatti sentire: “Era nell’aria e sentivo di non aver più obiettivi da raggiungere non interessavo più a manager e discografici per non parlare dei no a Sanremo e come bene sapete di strade ne apre. Ho fatto dei meravigliosi incontri in passato che mi hanno permesso di fare album che ho amato, ho inciso tante di quelle canzoni che se dovessi guardarmi indietro potrei fare un live di ore ed ore, ma non basta mai”.“Qualche possibilità di lavorare in video l’ho avuta, – ha continuato Syria – ma accettare di passare dall’altra parte in contesti poco consoni a me, mai preso in considerazione. Questo ego e presenzialismo, mai avuto…Timore e vergogna sii. Ho pensato spesso di essere sbagliata io, ci sta… di aver fatto tutto troppo presto, di pagare lo scotto di cose troppo delicate da potervi spiegare ora. Poi tante vicissitudini diverse mi hanno travolta verso altri stimoli”.E dal punto di vista lavorativo i problemi non sono stati pochi: “Sono stata licenziata dalla mia major via mail, esperienza surreale, giustamente meglio non guardarsi negli occhi. Ho preso anche tante porte in faccia e mi sono chiusa nella mia comfort zone che è il teatro, senza timore proponendo una parte di me diversa”.Il futuro è roseo: “Sto lavorando ad un nuovo progetto e navigo a vista, ho firmato un contratto con una super etichetta piena di buoni propositi Ah felicità, ci stiamo volendo bene! Mi fanno paura troppe cose, sto cercando di lasciarle scivolare verso nuovo orizzonti, ogni tanto sono fuori dai radar e lo scrivo perché è la verità. Vorrei poter fare parte di tante dinamiche, ma non è facile. La strada migliore credo sia comunque quella di seminare bene, fare buona musica, sentirsi liberi di esprimersi, io non desidero altro che questo”.Il momento è qui e oggi: “Sto girando quest’estate con il mio repertorio da una parte con una super band di professionisti e dall’altra un tributo alla musica tra Italia e Brasile con un grande amico e chitarrista. Sono felice e penso solo di vivere avvolta dalle idee e la musica punto. A fine concerto non vedo l’ora di parlare con voi perché mi aiutate a capire quale lusso discografico possa ancora concedermi. Non mi do mai per scontata, anzi spesso retrocedo e poi di nuovo cedo. Una cosa mi conforta confesso. La mia voce a qualcuno piace sempre e allora sogno nuove canzoni speciali da proporvi. Vorrei continuare a fare la corte a diversi autori che stimo, ma qua sembra ci sia una gara nel dare canzoni a chi va più di moda, comprensibile”.Infine: “Per fortuna ho fatto sessioni con donne ed artiste incredibili che mi fanno volare. Ho da parte diverso materiale che mi piace, ma non è un gioco delineare un percorso, non sono capace non mi accontento facilmente. Il tempo di un giro di valzer e tornerò, promesso, perché ripeto, io non me ne sono mai andata… Adesso dovrei scrivere che sono in studio a fare sessioni che fa figo… L’ho fatto per diversi mesi, ma non ho la canzone per Sanremo se questo è il primo pensiero che vi viene in mente , già non ce l’ho e se potessi canterei una nostalgica ballad, e poi detta tra noi quanta fila c’è per andarci! Faccio solo le cose a modo mio e la fuori tutto va veloce, cazzo se va veloce. Sia bene chiaro, no dramma e vittimismo, vivo ancora delle belle opportunità e questo non è poco. Pratichiamo l’allegria che fa bene al cuore. Qua si vive una volta sola i cazzi veri so altri…. Lo scrivo da sempre”.L'articolo “Licenziata dalla mia major via mail, ho preso anche tante porte in faccia e no a Sanremo. 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