Nella notte tra venerdì 25 e sabato 26 luglio, almeno 54 minori non accompagnati hanno raggiunto a nuoto l’enclave spagnola di Ceuta, partendo dal Marocco. Insieme a loro, circa 30 adulti. Secondo quanto riportato dall’emittente spagnola Rtve, le condizioni meteorologiche erano complicate, con il mare agitato e con molta nebbia, e i migranti probabilmente le hanno sfruttate per evitare i controlli di frontiera. Mentre, come testimoniato in un video, alcuni nuotatori sono stati soccorsi dalle imbarcazioni della Guardia Civil, che hanno effettuato continue operazioni di salvataggio, altri hanno raggiunto l’enclave nuotando. I minori, per lo più di origine marocchina, sono stati trasferiti in centri di accoglienza temporanei a Ceuta, dove le autorità hanno chiesto aiuto al governo centrale per gestire gli ultimi arrivi.Già il 26 agosto dello scorso anno, centinaia di migranti avevano approfittato di una fitta nebbia per raggiungere a nuoto Ceuta dal vicino Marocco. Ceuta è una delle due enclavi spagnole, insieme a Melilla, circondate dal Marocco. Entrambe vengono utilizzate come punti di attraversamento da parte di persone migranti per raggiungere l’Europa. Le città sono difficili da raggiungere via terra perché circondate da barriere metalliche e filo spinato, quindi alcuni tentano di arrivarci via mare: tre anni fa, almeno 23 persone morirono nella calca quando circa 2.000 migranti tentarono di entrare a Melilla, abbattendo la barriera di confine. Generalmente i cittadini marocchini trattenuti durante gli attraversamenti vengono immediatamente rimpatriati in Marocco, a meno che non si tratti di minorenni o richiedenti asilo. Le persone di altre nazionalità, invece, vengono portate in centri speciali dove trovano rifugio e vengono rilasciate dopo pochi giorni.L'articolo Un gruppo di 54 minori ha raggiunto a nuoto l’enclave spagnola di Ceuta dal Marocco proviene da Il Fatto Quotidiano.