È sempre più evidente l’imbarazzo del governo italiano di fronte a Gaza. Basta complicità con Israele!

Wait 5 sec.

Non c’è limite alla vergogna per noi italiani. Il governo di Giorgia Meloni costituisce il più fedele e sicuro alleato del genocida Netanyahu e il suo appoggio nei confronti di Israele non si è minimamente attenuato neanche coll’attuale escalation del genocidio. Ulteriore dimostrazione di questa grave subalternità alle peggiori forze esistenti sulla scena mondiale è costituita dal rifiuto italiano di prendere posizione insieme a Francia, Germania e Regno Unito che hanno chiesto, in un sussulto di dignità europea, la “fine della catastrofe umanitaria in corso a Gaza”, dando la possibilità a Nazioni Unite ed organizzazioni umanitarie di rifocillare la popolazione palestinese stremata e si sono anche dichiarati contrari all’annessione di Cisgiordania e Gaza da parte di Israele.La realtà dei fatti, coll’estrema crudeltà del genocidio in corso (si prevede la morte di centomila bambini nei prossimi giorni a causa della mancanza di latte), sta muovendo molti a schierarsi, ma continua l’intollerabile silenzio del governo italiano, mentre si susseguono le rivelazioni sullo stretto rapporto esistente tra Italia e Israele nel campo dell’industria militare e della cosiddetta sicurezza, che significa morte e distruzione per ogni palestinese di qualunque età e genere. Rivelazioni che smentiscono le bugie del nostro governo al riguardo.È sempre più evidente l’imbarazzo in proposito dei suoi componenti i quali non sanno più come fare per sottrarsi alle domande dei cittadini che non vogliono essere complici del genocidio in corso. Questo genocidio del resto non rappresenta un incidente della storia ma è il frutto inevitabile della pervicace volontà dell’imperialismo occidentale di mantenere il suo ferreo controllo coloniale, di cui oggi Israele è oggi l’avamposto più spregiudicato e criminale nonché l’espressione plastica del peggiore suprematismo col mito della razza superiore, ieri cara al nazismo hitleriano e oggi al sionismo estremo di Netanyahu, Ben Gvir e Smotrich. Entrambe costituiscono manifestazione del fascismo, espressione, insieme alla tendenza alla guerra, dell’imperialismo occidentale in declino sempre più evidente.E torniamo all’Italia, storicamente culla del fascismo e oggi governata dagli eredi di tale infausta esperienza che portò con sé, appena ottantacinque anni fa, il disastro della guerra e della catastrofe nazionale. Oggi l’Italia è purtroppo in prima fila nella promozione del pericolo bellico, colla sua continua acquiescenza alle spinte riarmiste che provengono dal cuore stesso dell’Europa, oltre che dagli Stati Uniti di Trump: due soggetti dei quali il governo italiano riesce ad essere contemporaneamente il vassallo, assecondando lo scivolamento verso la guerra mondiale nucleare in netto contrasto colla volontà della stragrande maggioranza del popolo italiano. Ne conseguono, anche in questo caso, bugie, silenzi e ipocrisie. Ma il padrone vincente, cui Meloni & C. si inchinano a ogni pie’ sospinto, è ovviamente Trump, come dimostrato dal disastroso “accordo” sui dazi.Ho partecipato nei giorni scorsi a Caracas al Vertice dei popoli contro la guerra organizzato dall’Internazionale antifascista e dal governo venezolano, che è stato concluso da un bel discorso del presidente della Camera Jorge Rodriguez. Rodriguez, che è di formazione psichiatra, nonché figlio, come la sorella Delcy, attualmente Vicepresidente del Paese, di un combattente per la democrazia e la giustizia ucciso in carcere quarantanove anni fa dalla dittatura filostatunitense che dominava allora il Venezuela, ha giustamente colto la centralità del carattere sociopatico del fascismo, il cui intimo scopo consiste nella deprivazione delle persone della propria essenza umana.Un mostruoso meccanismo oggi all’opera contro i Palestinesi, definiti “animali umani” da esponenti dí punta del regime israeliano che sta procedendo oggi senza pietà al loro sterminio, per fame e sete o sotto le bombe. Questo elemento di follia è del resto intrinseco al sistema occidentale in crisi, che pur di non perdere il suo secolare predominio sul pianeta è disposto a distruggere quest’ultimo.Per noi italiani è obbligatorio ed urgente scendere da questo treno in corsa verso il precipizio della disumanizzazione e della distruzione. Denunciare fino in fondo le responsabilità italiane nel genocidio in corso costituisce un primo inevitabile passo per fermare questo meccanismo infernale e tornare a far parte dell’umanità.Occorre sperare che la giustizia, sia italiana che internazionale, assuma finalmente le proprie responsabilità in merito, punendo sia i genocidi che i loro complici. Un corretto funzionamento dello Stato di diritto costituisce del resto una premessa indispensabile per la soluzione dei problemi dell’umanità in questa fase di tormentata transizione verso nuovi necessari equilibri di potere a livello globale , come dimostrato dalle recenti attività e pronunce delle corti internazionali sia sul tema del genocidio, sia su quello del cambiamento climatico che su altri ancora.La pace è oggi necessaria ed urgente, ma è impensabile senza la giustizia e senza l’uguaglianza e il rispetto reciproco tra gli esseri umani e tra gli Stati. Questo l’insegnamento che viene anche dai leader storici venezuelani.L'articolo È sempre più evidente l’imbarazzo del governo italiano di fronte a Gaza. Basta complicità con Israele! proviene da Il Fatto Quotidiano.