Per molti proprietari di gatti, la sola idea di fare un bagno al proprio micio è una missione impossibile. Artigli sguainati, miagolii disperati e fughe improvvise sembrano confermare una verità universale: i gatti odiano l’acqua. Ma è davvero così? E soprattutto, perché? Dietro questo comportamento si nasconde una combinazione di fattori evolutivi, sensoriali e comportamentali che meritano di essere esplorati.Dal punto di vista evolutivo, la maggior parte delle razze domestiche discende dal gatto selvatico africano, un felino abituato a vivere in ambienti aridi e secchi, dove l’acqua non era una presenza frequente. Di conseguenza, non si è mai sviluppata una familiarità con il nuoto o con l’idea di bagnarsi, a differenza di altri animali come cani o lontre, le cui specie progenitrici vivevano in ambienti acquatici.Avversione felina all’acqua: cause, curiosità e consigli utiliUn altro fattore importante è la sensibilità del pelo felino. Quando si bagna, il mantello del gatto perde le sue proprietà isolanti e diventa pesante e scomodo, provocando una sensazione di disagio. Inoltre, un pelo intriso d’acqua impiega molto tempo per asciugarsi, esponendo l’animale al rischio di raffreddarsi, specie in ambienti domestici con aria condizionata o poca ventilazione.I gatti, notoriamente amanti del controllo e della pulizia, provano spesso ansia quando si trovano in una situazione imprevista come un bagno. L’acqua, elemento instabile e difficilmente controllabile, mina la loro sensazione di sicurezza e li mette in allerta. Per questo motivo, anche una semplice goccia può risultare fastidiosa, se inattesa.Non tutti i gatti, però, reagiscono allo stesso modo. Alcune razze come il Turkish Van, il Maine Coon o il Bengala sembrano avere un rapporto più rilassato con l’acqua, probabilmente per ragioni genetiche e per una socializzazione precoce più ampia. Anche l’esperienza individuale gioca un ruolo cruciale: un gatto abituato sin da piccolo al contatto con l’acqua potrebbe non sviluppare la tipica avversione.Non detestano necessariamente tutta l’acquaVa anche detto che i gatti non detestano necessariamente tutta l’acqua. Molti amano osservare l’acqua che scorre da un rubinetto, bere da fontanelle o giocare con gocce e spruzzi. In questi casi, l’interazione è volontaria e non invasiva, quindi non suscita ansia. È la sensazione del bagnarsi completamente, spesso forzata, che innesca la reazione negativa.Per chi ha la necessità di lavare il proprio gatto, magari per motivi medici o igienici, è fondamentale agire con calma, pazienza e gradualità. Usare acqua tiepida, evitare getti diretti e preferire una spugna o un panno umido può rendere l’esperienza meno traumatica. In alternativa, esistono shampoo secchi e salviette specifiche che evitano il contatto diretto con l’acqua.In definitiva, l’avversione dei gatti per l’acqua non è capriccio, ma una reazione logica basata su istinto, biologia e abitudini. Capire le ragioni dietro questo comportamento ci aiuta non solo a rispettare la natura felina, ma anche a gestire meglio la convivenza con i nostri amici a quattro zampe.Foto di Tatyana Eremina su UnsplashLeggi l'articolo completo su: Perché i gatti odiano l’acqua? Scienza e natura dietro un comportamento comune - Articolo originale di: Focustech.it