Ven, 1 Ago 2025L’istituto di credito ha chiuso i primi sei mesi dell’anno in linea con lo stesso periodo dell’anno scorso.DiRedazioneCondividi l'articolo(Foto: Alessandro Sabattini/Getty Images)Un doppio annuncio per Banca Ifis quest’oggi. Da una parte la pubblicazione dei risultati economico-finanziari del primo semestre 2025 e dall’altra l’annuncio del completamento per l’acquisizione di illimity Bank.L’istituto di credito della famiglia Furstenberg ha chiuso i primi sei mesi di quest’anno con un utile di pertinenza della capogruppo pari a 87,1 milioni di euro che, al netto dei costi non ricorrenti legati all’opas di illimity Bank, salirebbe a 93,7 milioni di euro, sostanzialmente in linea con lo stesso periodo del 2024, e con un Cet1 al 16,52%, in “forte crescita” rispetto 16,1% di fine 2024.I ricavi scendono a 351 milioni, dai 374,5 milioni del primo semestre 2024, per via dell’evoluzione meno favorevole dei tassi di riferimento. Il costo del credito è pari a 19,2 milioni, in rialzo rispetto ai 15,8 milioni dello stesso periodo del 2024, «a conferma della prudente gestione del rischio di credito degli ultimi anni» mentre i costi operativi scendono del 2,5% a 201 milioni.«I risultati dei primi sei mesi del 2025 riflettono gli esiti positivi del percorso di rafforzamento del nostro posizionamento intrapreso negli ultimi anni sotto il profilo reddituale, patrimoniale e finanziario. Specializzazione, digitalizzazione e governo del rischio sono alla base dell’utile netto del periodo che si conferma sui livelli elevati dello scorso anno, al netto delle spese per l’acquisizione di illimity Bank», ha dichiarato l’Ad Frederik Geertman.«La patrimonializzazione costruita negli ultimi anni – ha proseguito l’amministratore delegato – ci ha infatti consentito di completare l’acquisizione di illimity Bank, da cui ci aspettiamo sinergie per oltre 75 milioni di euro. La redditività sostenibile e la forza patrimoniale raggiunte da Banca Ifis negli ultimi anni ci permettono di affrontare con serenità i prossimi mesi che ci vedranno impegnati nel processo di integrazione. Livelli patrimoniali e di redditività che da un lato mantengono contenuto il livello di rischio e, dall’altro, consentono un significativo livello di remunerazione per gli azionisti». Proprio per quanto riguarda illimity Bank, Banca Ifis ha comunicato come avvierà la due diligence per lo spin off degli asset non core di illimity.«La revisione strategica delle attività di illimity e delle sue controllate è già stata avviata, con l’obiettivo di progettare un nuovo perimetro industriale capace di creare valore per tutti. L’integrazione tra due realtà altamente complementari rappresenta un’ulteriore opportunità per rafforzare il nostro posizionamento competitivo, generare una elevata remunerazione per gli azionisti e contribuire in modo ancora più determinante al supporto dell’economia reale italiana, attraverso un credito sempre più di qualità», ha dichiarato il presidente, Ernesto Fürstenberg Fassio.Ifis ricorda di aver completato l’opas su illimity raggiungendo il 92,5% del capitale mentre è in corso la fase di sell-out che porterà a settembre al delisting. «L’opas su illimity Bank si è conclusa con grande successo, segnando una ulteriore tappa storica nel percorso di crescita di Banca Ifis – ha sottolineato ancora Fürstenberg Fassio –. Si tratta di un progetto industriale solido, che unisce due realtà innovative per costruire un gruppo bancario di riferimento al servizio dell’economia reale italiana».«Affrontiamo questa fase del processo di integrazione, e le nuove evidenze finanziare emerse, potendo contare su una redditività sostenibile, una solida posizione patrimoniale e un profilo di rischio contenuto, frutto della gestione prudente e della strategia di sviluppo portata avanti con successo in questi anni. Il nostro obiettivo è chiaro: valorizzare al meglio gli asset del Gruppo, generare le sinergie che abbiamo indicato, e costruire una cultura aziendale moderna, aperta e inclusiva Il mandato per eseguire la due diligence su illimity richiesta dalla Bce è stato affidato a Pwc», conclude il presidente di Banca Ifis.Developed by 3x1010