Il calcio come mezzo di connessione e cura per la depressione. Nel Regno Unito lo sport diventa terapia psicologica: “È un’esperienza sociale: ti fa gridare, tifare, vivere emozioni. Per un attimo ti allontani dalla tua vita e ti immergi in qualcosa di diverso. C’è qualcosa, nel guardare una partita, che dà davvero un senso di comunità”, ha detto il dottor Simon Opher, parlamentare laburista di Stroud – nel Gloucestershire – e promotore dell’iniziativa. “La ricerca dimostra che l’attività fisica migliora la salute mentale e fisica. Sappiamo anche che l’isolamento sociale gioca un ruolo importante nella vita e che la comunità, la connessione e le esperienze condivise possono aiutare le persone a sentirsi meno sole. Questa iniziativa unisce queste due idee. È una forma di prescrizione sociale, con il calcio come medicina”.Dalla prossima stagione – secondo il The Times – i pazienti con forme lievi o moderate potranno ricevere biglietti gratuiti per le partite del Forest Green Rovers, squadra di quinta divisione inglese. Il progetto – che partirà il prossimo 16 agosto – rientra nei programmi di “social prescribing”, le cosiddette alternative non farmacologiche funzionali per alcune difficoltà psicologiche. Un pomeriggio allo stadio per alleviare i sintomi e combattere l’isolamento, prescrivere biglietti per la squadra di Nailsworth come cura autentica. Il piano denominato “Football on a Prescription“, si sta sviluppando in dodici studi medici situati vicino allo stadio New Lawn e – come detto – fa parte di una più ampia strategia sociale di prescrizione medica. L’obiettivo è chiaro: piuttosto che ricorrere a trattamenti farmacologici, questa iniziativa punta su attività comunitarie che promuovono il benessere emotivo e l’integrazione sociale.“Per una migliore connessione”Perché è nato questo progetto? Per evitare l’abuso di farmaci. “Uno dei superpoteri del calcio è la sua capacità di essere inclusivo: ci fa sentire parte di qualcosa”. Ed evita la solitudine: “Questa idea è nata da conversazioni tra me e Simon. È rivolta a tutti coloro che hanno problemi di salute mentale, ma soprattutto agli uomini, che statisticamente sono i più difficili da raggiungere. Se un sabato pomeriggio una partita di calcio può aiutare qualcuno a sentirsi più connesso e meno solo, allora è un primo passo importante”, ha dichiarato Dale Vince, socio di Opher nonché imprenditore ambientalista.Il calcio come comunitàPer il parlamentare e dottore Opher questo tipo di terapia non è una novità. Precedentemente, infatti, aveva prescritto ai suoi pazienti attività come il giardinaggio e la comicità contro la depressione. “Penso che guardare il calcio dia un senso di comunità. Il calcio significa socializzare e tifare per la propria squadra, emozionarsi, staccare la spina dalla propria vita per un po’ e vivere qualcosa di più”. Nessun farmaco, solo un pallone e uno stadio. Mai come in questa occasione, è bene ribadirlo: non è solo un gioco. E questo medico inglesi l’ha ricordato a tutti.L'articolo “Gridi, vivi emozioni. C’è qualcosa nel calcio che dà un senso di comunità”: il dottore che prescrive le partite allo stadio come terapia per la depressione proviene da Il Fatto Quotidiano.