Cina-Italia: direttrice GNAMC, arte contemporanea approfondisce amicizia

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L’approfondimento degli scambi tra artisti cinesi e italiani sta contribuendo a rafforzare l’amicizia bilaterale, ha dichiarato Renata Cristina Mazzantini, direttrice generale della Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea (GNAMC), in una recente intervista a Xinhua. Questo mese, la GNAMC sta ospitando una speciale mostra intitolata “Oriente e Occidente 2025: mostra sul dialogo internazionale – Da Shanghai a Roma”, con opere di 49 artisti cinesi e italiani. La mostra, che comprende dipinti, sculture e altri opere mediatiche, offre una piattaforma per il dialogo interculturale e la collaborazione artistica. “Siamo in un mondo globalizzato, quindi gli artisti sono influenzati da diverse culture”, ha affermato Mazzantini, una delle principali organizzatrici della mostra.“Attraverso questi dialoghi, possiamo esplorare cio’ che e’ condiviso”. La direttrice ha sottolineato che un tratto distintivo dell’arte contemporanea cinese e’ il suo forte legame con la natura e la tradizione. “Riflette la filosofia tradizionale cinese, in particolare il rapporto tra gli esseri umani e la natura”, ha dichiarato la donna. Quest’anno ricorre il 55mo anniversario dei legami diplomatici tra Cina e Italia, e i due Paesi organizzeranno una serie di eventi commemorativi. Mazzantini ha sottolineato la crescente influenza della Cina sul palcoscenico culturale globale e ha affermato che stabilire scambi artistici a lungo termine e’ di grande importanza per l’Italia. L’arte contemporanea e’ anche un terreno fertile per la prossima generazione di artisti, ha dichiarato la direttrice, aggiungendo “Attraverso il lavoro dei giovani, possiamo scoprire nuovi legami culturali e costruire relazioni piu’ forti tra le nostre due nazioni”. Con la Cina e l’Italia che presentano entrambe tradizioni profondamente radicate nella conservazione del patrimonio, Mazzantini ha affermato che l’arte contemporanea parla al presente e al futuro. “Dobbiamo rimanere aperti al mondo, soprattutto alla Cina”, ha sottolineato la donna. “Le mostre congiunte permettono agli artisti piu’ giovani di comprendere meglio la Cina contemporanea e la sua dinamica scena artistica”. Mazzantini ha aggiunto che le opere contemporanee di oggi diventeranno infine parte del patrimonio di domani. “Ogni generazione si aggiunge all’eredita’ culturale. Sostenere questi scambi assicura la continuita’ del nostro patrimonio condiviso”. Fondata nel 1883, la GNAMC e’ uno dei piu’ importanti musei nazionali italiani sotto il controllo del ministero della Cultura. Ospita circa 20.000 opere moderne e contemporanee provenienti dall’Italia e da altri Paesi occidentali. Negli ultimi anni, ha organizzato una serie di mostre speciali incentrate sull’arte contemporanea cinese. Agenzia Xinhua