Bandiere da ogni parte del mondo, canti, entusiasmo e la gioia di esserci, nonostante la forte pioggia. Da lunedì mattina migliaia di giovani provenienti da più parti del globo sono arrivati a Roma per il Giubileo dei Giovani per quello che sarà l’evento clou dell’Anno Santo 2025. Tra i giovani giunti nella Capitale – ne sono previsti fino a 1 milione – e subito diretti in Vaticano anche alcuni provenienti dal Perù, Paese in cui Leone XIV è stato missionario e vescovo. E proprio loro sono stati ricevuti in udienza dal Papa. Il Pontefice nel suo discorso ha esortato i partecipanti a far sì che questi giorni non siano solo “un ricordo, una bella foto”, ma un’esperienza da “condividere”. Da Prevost, che ha rinnovato ai giovani l’invito a essere missionari, una sorta di mandato per questi “pellegrini di speranza”. Una speranza che deve essere portata anche sui social. La Settimana partita con evento social In questo senso, la settimana del Giubileo dei Giovani, si è aperta con l’appuntamento dedicato agli influencer cattolici e ai missionari digitali. Quello dei social è un “ambiente che può risultare impersonale o frenetico, impregnato spesso di odio, fake news e falsità”, ha detto il Segretario di Stato del Vaticano, cardinale Pietro Parolin, intervenendo a un appuntamento organizzato all’Auditorium in via della Conciliazione. Parolin, nel suo discorso, ha sottolineato che per la Chiesa “ogni persona è un volto, non un profilo” e per questo “la missione digitale deve privilegiare gli incontri veri”. Il porporato, infine, ha detto che la “missione” è “fare un nuovo ambiente digitale”. A margine dell’evento Parolin ha invece parlato della situazione in Medioriente e in Ucraina. “Noi l’abbiamo già riconosciuto”, ha detto in merito al riconoscimento dello Stato di Palestina, ribadendo che per la Santa Sede “quella è la soluzione cioè il riconoscimento dei due Stati che vivono vicino l’uno all’altro in autonomia e sicurezza”. Per quanto riguarda la situazione tra Russia e Ucraina, Parolin ha respinto le accuse proveniente da Mosca di mancanza di neutralità: “Non credo che si possa accusare il Vaticano di non essere neutrale. Abbiamo cercato sempre pur dicendo le cose come sono di stare vicino a entrambi e di aiutare soprattutto a trovare una via di soluzione al conflitto”. Prossimo appuntamento in calendario la messa di martedì mattina alle 10. Al termine della Celebrazione Eucaristica il Papa scenderà per un saluto ai presenti. Questo articolo Giubileo: al via l’evento per i Giovani. Papa: “Sia esperienza da condividere” proviene da LaPresse