Paolo Bellini, l’ex esponente di Avanguardia Nazionale condannato in via definitiva all’ergastolo con l’accusa di concorso nella strage di Bologna del 2 agosto 1980, in cui morirono 85 persone e oltre 200 rimasero ferite, è stato aggredito giorni fa nel carcere di Cagliari dove è detenuto. È quanto fa sapere all’Adnkronos l’avvocato Antonio Capitella, legale del condannato. “Ho ricevuto una sua chiamata e mi ha detto che qualche giorno fa è stato aggredito in carcere con uno strumento, uno spazzolino da denti affilato come un coltello; è riuscito a schivare il colpo, ma è stato preso al braccio ed è stato medicato”, riferisce il legale. Secondo il racconto del suo assistito, sottolinea il legale, sarebbe stato colpito da un altro detenuto “che non conosceva, in un corridoio all’interno della sezione. Si è avvicinato e gli ha sferrato un colpo per prenderlo al viso, ma Bellini è riuscito a schivarlo ed è stato preso al braccio. È stato ferito in maniera lieve, ma queste sono avvisaglie”.Per l’accusa Bellini, killer a pagamento e terrorista di destra portò o aiutò coloro a portare l’ordigno che provocò la “micidiale esplosione” causando “l’orribile strage” così come l’hanno definita i giudici dell’appello. Un verdetto arrivato lo scorso 1 luglio poco più di un mese dal 45° anniversario della strage e che contribuisce alla ricostruzione in termini più ampi di quella che fu una stagione anche di terrore e depistaggi. Bellini, in questa ricostruzione, si “unisce” definitivamente ai Nar Valerio Fioravanti, Francesca Mambro e Luigi Ciavardini (condannati in via definitiva) e Gilberto Cavallini (condannato all’ergastolo), terroristi finanziati da Licio Gelli e coperti dai servizi segreti.L'articolo Paolo Bellini aggredito in carcere con uno “spazzolino”, l’avvocato: “Ferito lievemente, ma va spostato” proviene da Il Fatto Quotidiano.