Accordo Ue-Usa sui dazi: quale iter giuridico per renderlo vincolante?

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AGI - L'accordo tra l'Unione europea e gli Stati Uniti annunciato domenica in Scozia dai presidenti Ursula von der Leyen e Donald Trump rappresenta un passo politico per disinnescare l'escalation tariffaria, ma non è ancora giuridicamente vincolante. Non può esserlo perché von der Leyen non può assumere obblighi legali immediati a nome dell'Ue (serve un passaggio in Consiglio, almeno). Le parti hanno concordato una dichiarazione congiunta che fissa i parametri dell'intesa raggiunta, ma anche questa non ha valore legale (per la stessa ragione di cui sopra). Come hanno spiegato alcuni funzionari Ue, non è un trattato internazionale: riflette un'intesa politica, sul modello di altre già adottate dagli Stati Uniti (come quella con l'Indonesia), ed è lo strumento che ora apre la strada alla fase successiva dei negoziati. Per diventare giuridicamente vincolante, l'accordo dovrà essere formalizzato attraverso uno strumento legale, che potrà seguire due strade: strumenti autonomi Ue (come regolamenti o decisioni esecutive della Commissione) che al Consiglio richiedono una maggioranza qualificata; oppure un accordo internazionale bilaterale Ue-Usa, che comporterebbe un iter più lungo, con l'approvazione da parte degli Stati membri (a maggioranza qualificata se si limita alla parte commerciale, altrimenti all’unanimità se include altri capitoli), il via libera del Parlamento europeo e una ratifica da alcuni Stati (dov'è previsto dalla Costituzione). Al momento, spiega Bruxelles, la priorità è attuare rapidamente quanto concordato sul piano politico, a partire dall'applicazione del nuovo dazio unico del 15% da parte statunitense (già dal primo agosto) e dalla sospensione delle contromisure Ue. Il testo della dichiarazione congiunta è atteso entro la fine della settimana. Parallelamente, si apriranno i tavoli tecnici per definire i dettagli del sistema di quote tariffarie per acciaio e alluminio, negoziare le esenzioni settoriali (aerospazio, farmaceutica, semiconduttori), e redigere eventuali strumenti normativi Ue per la riduzione dei dazi su specifici prodotti Usa (macchinari, prodotti ittici e agricoli non sensibili). Fino ad allora, come sottolineato dalla Commissione, la riduzione dei dazi da parte europea non entrerà in vigore. Al contrario, gli Stati Uniti applicheranno fin da subito un'unica tariffa del 15% per la maggior parte dei beni europei, riducendo l'impatto rispetto ai precedenti livelli del 25-50%. Anche gli impegni su energia e investimenti (750 miliardi di dollari in acquisti energetici Ue dagli Usa in tre anni e 600 miliardi di investimenti europei negli Stati Uniti) non hanno valore legale. Si tratta di intenzioni politiche fondate su calcoli robusti e dialoghi con il settore privato, ma che non prevedono obblighi giuridici.