Oggi la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, incontrerà alle 17:30 in Scozia, Donald Trump. I due si sono andati appuntamento nel Golf Club di Turnberry, di proprietà dello stesso presidente americano. Sul piatto un’intesa sui dazi per evitare una guerra commerciale. E i segnali positivi agli occhi degli americani, ricostruisce oggi Repubblica, sono due: il primo è che a Pechino la delegazione dell’Unione e il presidente cinese Xi Jinping non hanno spostato l’asse degli interessi europei. Nessun rimpiazzo degli Usa con la Cina. Il secondo segnale è che per la Casa Bianca l’Ue non prende in considerazione l’idea di introdurre una web tax. Obiettivo 15 per centoMa cosa sta facendo Trump per rassicurare l’Unione? Il presidente Usa si è detto disponibile ad applicare il dazio del 15 per cento anche alle auto (ora sarebbe al 27,5 per cento) e ai medicinali. Una percentuale a cui punta Bruxelles per evitare il 30 per cento finora minacciato. Resterebbero quindi i dazi sui semiconduttori (dove l’Europa non è affatto una grande esportatrice) e quelli su alluminio e acciaio. Non solo, entrambi i fronti rinuncerebbero ai dazi sugli aerei e sugli alcolici. Si tenta il possibile per non attivare il bazooka europeo dei controdazi da 93 miliardi. Un’arma che includerebbe anche la web tax. L'articolo Dazi, la mossa finale di Ursula von der Leyen: via la web tax ai colossi Usa proviene da Open.