Cos’è la conferenza di Helsinki citata da Papa Leone XIV nell’udienza generale

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Si celebrano quest’anno, l’1 agosto, i 50 anni della firma degli Accordi di Helsinki durante la Conferenza sulla sicurezza e la cooperazione in Europa (CSCE), che si tenne nel 1975 nella capitale finlandese dopo due anni di intense attività diplomatiche. La Conferenza è stata citata mercoledì da Papa Leone XIV al termine dell’udienza generale in Piazza San Pietro. Il pontefice ha ricordato la partecipazione della Santa Sede con la presenza dell’arcivescovo Casaroli che “contribuì a favorire l’impegno per la pace”. Gli accordi miravano a ridurre le tensioni create dalla Guerra Fredda promuovendo la cooperazione tra i 35 Stati firmatari – tutti i Paesi europei senza Albania e Andorra, l’allora Urss, gli Stati Uniti e il Canada – animati dal cosiddetto ‘Spirito di Helsinki‘, una visione della sicurezza europea finalizzata a dare spazio a un concetto più ampio della pace quale elemento per favorire la cooperazione tra gli Stati.Accordi di Helsinki, in cosa consistevanoGli accordi affrontavano questioni relative alla sicurezza, alla cooperazione economica e ai diritti umani ed erano strutturati in tre ‘pacchetti’ principali. Il primo era incentrato sulle questioni di sicurezza, tra cui l’inviolabilità delle frontiere, la non ingerenza negli affari interni e la risoluzione pacifica delle controversie. Il secondo ‘pacchetto’ enfatizzava la cooperazione economica, scientifica e ambientale.Il terzo affrontava i diritti umani, compresa la libertà di movimento, di informazione e di scambio culturale. In particolare, le disposizioni contenute in questo ultimo pacchetto fornivano un quadro di riferimento alle nazioni occidentali per poter contestare, durante le riunioni e i negoziati successivi, le pratiche in materia di diritti umani nel blocco sovietico. La base per la nascita dell’OcseGli Accordi di Helsinki non sono trattati giuridicamente vincolanti, ma piuttosto una dichiarazione di principi e impegni che svolsero un ruolo significativo nel processo di distensione, allentando le tensioni della Guerra Fredda e promuovendo il dialogo e la cooperazione tra Est e Ovest. Hanno rappresentato un risultato diplomatico storico che mirava a costruire la fiducia e la cooperazione tra nazioni con sistemi politici e ideologie diversi. Dall’atto finale della Conferenza sulla sicurezza e la cooperazione di Helsinki (Csce) è sorta anni dopo l’omonima organizzazione (Osce), la più grande attualmente esistente a livello intergovernativo con il fine di promuovere la sicurezza regionale, cresciuta progressivamente fino a includere oggi 57 Paesi membri.Questo articolo Cos’è la conferenza di Helsinki citata da Papa Leone XIV nell’udienza generale proviene da LaPresse