AGI - Disordini in Val di Susa, dove il movimento No Tav ha marciato verso il cantiere dell'alta velocità in occasione del Festival Alta felicità, accompagnato dallo striscione "C'eravamo, ci siamo, ci saremo". A San Didero i manifestanti hanno divelto la recinzione che separa il cantiere dall'autostrada e hanno battuto le reti utilizzando sassi e aste di ferro. Un gruppo ha quindi aperto un varco nel filo spinato ed è entrato nella zona del cantiere, appiccando dei fuochi. Nel frattempo altri attivisti hanno occupato l'A32 e anche in questo caso incendiato dell'erba secca. La protesta è continuata al cantiere di Chiomonte, con lancio di bombe carta e pietre contro la polizia a protezione del sito.Dura la condanna degli esponenti di centrodestra. "Temevamo che come ogni anno il Festival Alta Velocità si trasformasse nel pretesto dei soliti antagonisti No Tav per perpetrare violenze e azioni illegali come quelle che abbiamo visto oggi nei cantieri di un corridoio per noi strategico. E cosi' è stato, con i soliti facinorosi che hanno dato sfogo alla loro furia contro i cantieri della Torino-Lione e le Forze dell'Ordine, lanciando pietre e bombe carta, forzando le recinzioni e appiccando almeno due incendi. Una guerriglia purtroppo annunciata. Noi stiamo dalla parte della legalità, della sicurezza e dei nostri uomini e donne in divisa, non a parole ma con i fatti. Abbiamo fatto approvare un provvedimento in Parlamento per punire severamente i professionisti dei disordini nelle piazze e nelle manifestazioni pubbliche. Chi delinque in questo modo non può restare impunito". Lo dichiarano i deputati torinesi della Lega Elena Maccanti e Alessandro Benvenuto.