Un hotel confiscato alla mafia nel pieno centro di Palermo, a due passi da piazza Politeama, è stato affidato in gestione a Giorgio Cristiano, nipote dell’ex boss mafioso Giovanni Brusca. La notizia, anticipata da Fanpage.it, è stata confermata oggi dall’Agenzia nazionale per l’amministrazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata. Secondo quanto riportato, l’immobile – sottratto definitivamente alla criminalità organizzata nel 2020 – è stato assegnato l’anno successivo dal tribunale alla Cribea Srl, la società di Giorgio Cristiano. L’agenzia ha chiarito che «la società non è oggetto di misure di prevenzione patrimoniali» e che, pertanto, l’affidamento è avvenuto nel rispetto delle procedure previste dalla legge.Il legame con BruscaIl nome del beneficiario ha però inevitabilmente acceso i riflettori sull’operazione. Giorgio Cristiano è nipote di Giovanni Brusca, l’ex boss di San Giuseppe Jato passato alla collaborazione con la giustizia dopo una lunga carriera criminale che lo ha visto tra i protagonisti più spietati della stagione stragista di Cosa Nostra. Brusca è noto per aver azionato il telecomando che fece esplodere l’autostrada a Capaci nel 1992, uccidendo Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e tre uomini della scorta. È anche colui che ordinò il sequestro e l’omicidio del piccolo Giuseppe Di Matteo, figlio di un pentito. Brusca ha terminato di scontare la pena da pochi mesi, dopo 25 anni di carcere e il percorso di collaborazione iniziato alla fine degli anni ’90. La sua scarcerazione ha sollevato polemiche in tutto il Paese, simbolo di una giustizia che, per quanto rispettosa della legge, continua a generare ferite aperte nell’opinione pubblica.L'articolo Palermo, hotel confiscato alla mafia affidato al nipote del boss Giovanni Brusca proviene da Open.