Pallavolista di Perugia denuncia: “Io licenziata perché incinta”

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La pallavolista Asja Cogliandro, quindici anni di carriera tra A1 e A2, sarebbe stata allontanata dalla sua squadra, Perugia, dopo essere rimasta incinta. E’ quanto ha riferito la stessa atleta in una intervista al quotidiano La Stampa. “Una grande storia d’amore finita con una inconcepibile violenza psicologica di cui non capisco proprio il motivo”, ha esordito. “Avevamo un rapporto fantastico, squadra e società. Io in particolare. Loro hanno un bel progetto di crescita, mi sembrava, e io ho firmato il rinnovo dopo la promozione in A1 ben sapendo di essere utile più dal punto di vista caratteriale che in campo. Non sarei stata titolare, era chiaro: eravamo in quattro nel mio ruolo, ma quando c’è da mettere in campo quelle due o tre urla di esperienza, sono ideale. Lo so io e lo sapevano loro. Se non fossi rimasta incinta i miei spazi li avrei trovati”, ha detto Cogliandro aggiungendo poi che dopo la promozione “a maggio 2024 c’era già il contratto, a posto. In cinque abbiamo fatto così, come una famiglia felice di stare insieme. Grazie a Perugia io sono cresciuta sia dal punto di vista pallavolistico che mentale, non ho problemi a riconoscerlo. Con il presidente ci si sentiva tutti i giorni”.Poi resta incinta e cambia tutto. “Mancavano sette settimane alla fine del campionato e io pensavo di restare. Lo dico alle compagne storiche, per un confronto, ma il 21 gennaio mi alleno e ho paura, loro sono agitate. Non si può fare. Esco dallo spogliatoio con una decisione: il giorno dopo lo comunico al direttore sportivo”, ha rivelato. La reazione. “Era contentissimo. Mi abbraccia, mi fa le congratulazioni. Piena di ansia do la notizia ufficiale. Subito, la società mi dice di lasciare la casa e di restituire anche le mensilità di affitto già pagate”. “Iniziano le telefonate: ‘Bisogna capire che cosa fare con il contratto’. Mi impongono di chiedere la maternità, ma quella scatta a due mesi dalla data del parto. Non ragionano, vogliono solo tagliarmi”. “Cercano un accordo e io mi rifiuto perché mi rendo conto che la situazione è assurda. Il mio procuratore triangola con il direttore e sportivo e il presidente. Tra la loro offerta e il dovuto fino a scadenza contratto ballano 12 mila stupidissimi euro, una cifra ridicola solo che io ho subito una violenza psicologica che non posso accettare e quindi siamo qui in un vicolo cieco”, ha detto Cogliandro. “Ho proposto di aiutarli a gestire i social o di darmi un lavoro d’ufficio per i mesi che mancavano, purtroppo il loro unico intento era sbarazzarsi di me. Ho persino ipotizzato di congelare il contratto, fino al rientro, alle stesse condizioni. Io in carriera ho avuto degli infortuni: mentre sei ferma ti pagano, se sei incinta sei da allontanare. Mi hanno dato dell’ingrata, mi hanno minacciata. Mi conveniva accettare l’accordo o non avrei più trovato una squadra”, ha denunciato Cogliandro.Manfredi: “Solidarietà a Cogliandro, Fipav approfondirà vicenda” “Ho letto questa mattina con amarezza la vicenda relativa ad Asja Cogliandro. Desidero esprimere ad Asia la mia piena solidarietà personale e quella di tutta la Federazione Italiana Pallavolo”. Così il presidente Fipav Giuseppe Manfredi in merito all’articolo pubblicato oggi sul quotidiano La Stampa, relativo all’atleta Asia Cogliandro. “La maternità non può mai essere vista come una colpa, né tantomeno come un ostacolo alla carriera di una sportiva. Proprio per questo, come Federazione qualche anno fa, abbiamo voluto dare un segnale concreto, istituendo ‘La maternità è di tutti’ – ha aggiunto – un fondo dedicato alle atlete che diventeranno madri, in maniera da accompagnarle e sostenerle in un momento così importante della loro vita. Dall’attivazione del fondo abbiamo già sostenuto molte atlete che ne hanno fatto richiesta”. “Posso garantire che la FIPAV continuerà ad essere in prima linea su questo tema, oltre a vigilare affinché episodi di questo tipo non trovino spazio nel nostro movimento. Allo stesso tempo per correttezza, mi riservo di approfondire la vicenda con la società coinvolta, così da avere più elementi a disposizione”, ha concluso Manfredi. Questo articolo Pallavolista di Perugia denuncia: “Io licenziata perché incinta” proviene da LaPresse