Quello siglato tra Trump e Ursula von der Leyen non è un accordo ma una svendita che sancisce il ruolo per l’Unione Europea di colonia – o se volete di protettorato – degli Stati Uniti.Innanzitutto vediamo le cifre. Nella retorica trumpiana, riprodotta e supportata dai media e dai governanti europei, i rapporti economici tra gli Usa e l’Unione Europea vengono descritti come completamente squilibrati e i dazi sono quindi legittimati per riequilibrare questa situazione ingiusta. Si tratta di una bugia colossale, priva di ogni fondamento. Nei rapporti tra Usa e Ue infatti gli Usa hanno un disavanzo di 213 miliardi per quanto riguarda le merci ma hanno un avanzo di 156 miliardi per quanto riguarda i servizi e di 52 miliardi per quanto riguarda i capitali.In sostanza il disavanzo economico reale tra Usa e Ue è di 5 (cinque) miliardi. Avete letto bene: cinque! Per riequilibrare questi 5 miliardi di disavanzo l’Unione Europea accetta di beccarsi una mazzata colossale a partire dai dazi dal 15 al 50% per tutte le merci che esporta in Usa.Che cosa succede invece per i servizi (Google, Microsoft, Amazon,etc etc.)? Succede che un mesetto fa, i paesi del G7, su pressione degli Usa, hanno deciso di non applicare la tassa minima globale sulle multinazionali. Era poca cosa (il 15% mentre ogni lavoratore o pensionato paga aliquote ben più alte) ma era qualcosa: hanno accettato la richiesta di Trump di non applicarla e il mitico Giorgetti, sovranista padano a 24 carati, ha commentato dicendo che si trattava di “un compromesso onorevole”.Dopo questa prima porcheria, i cuor di leone europei, un paio di settimane fa, in sede di discussione del bilancio pluriennale 2028-2034, hanno eliminato dalla proposta anche la digital tax, prelievo mirato a colpire i big della rete come Google, Meta e Amazon.Dopo queste decisioni, le aziende Usa che vendono servizi all’Unione Europea, non vengono quasi tassate in quanto hanno tutte sede in Irlanda che praticamente si comporta come un paradiso fiscale. Emblematico l’esempio di Microsoft che nel 2020 ha realizzato nella filiale europea sita in Irlanda 314,7 miliardi di profitti ma non ha pagato un euro di tasse. Nulla! Da segnalare, così en passant, che il negoziatore per la Ue sulla tassazione sui servizi era il presidente dell’Eurogruppo che guardacaso è Paschal Donohoe, proprio il ministro irlandese delle Finanze protagonista della trasformazione dell’Irlanda in un paradiso fiscale per soli ricchi…. Come affidare al mostro di Marcinelle la gestione di un asilo nido…Ovviamente nulla gli Usa pagano per i 52 miliardi di trasferimenti finanziari…A questa schifezza vengono aggiunti l’acquisto di “una grande quantità” di armi non meglio precisata, 750 miliardi di gas (ad un prezzo assai maggiore di quello che pagavamo alla Russia) e 600 miliardi di investimenti che l’Unione Europea si è impegnata a fare negli Usa nei prossimi anni.A questi aspetti tariffari che sono sufficienti a demolire l’economia produttiva della Ue, si aggiungono altri elementi che mentre scrivo non conosco nel dettaglio. Si tratta degli “ostacoli non finanziari al libero commercio” che gli Usa hanno sempre chiesto di rimuovere e che erano contenuti nella bozza di TTIP (Transatlantic Trade and Investment Partnership) contrattata qualche anno fa.Tra questi:– l’abolizione delle regole europee relative al cibo (OGM, Carne agli ormoni, etc etc). Se confermata questa deregulation significa che l’Unione Europea ha deciso di distruggere oltre all’industria anche l’agricoltura, in particolare quella di qualità.– L’abolizione delle regole europee attraverso cui viene approvata la messa in commercio dei nuovi farmaci: per l’Europa vale il principio di precauzione per cui un farmaco viene messo sul mercato solo quando è stato verificato che non è nocivo. Viceversa negli Usa un farmaco può essere immesso immediatamente sul mercato e ci resta fino a quando venga provato (immaginate quanto tempo, morti e quante cause legali ci vogliono), venga dimostrato che è nocivo.Non proseguo oltre perché non so se nella nozione di aprire i mercati alle imprese statunitensi, è prevista anche l’apertura per banche, assicurazioni, etc etc… E’ probabile ed in questo caso l’invasione degli istituti Usa sarà impressionante.Questo accordo è quindi una vera svendita dell’Europa attuata dalle classi dominanti dell’Unione Europea – sostenute dalla Meloni come dalla Schlein – alle élites degli Usa.Questo atto di sudditanza delle élites europee si può tradurre così: l’Unione europea, dopo aver danneggiato l’industria europea con le sanzioni aggrava la situazione con i dazi. Parallelamente la grande spesa militare a favore degli Usa obbligherà a distruggere il welfare e privatizzare tutti i servizi che verranno gestiti dalle assicurazioni Usa che nel frattempo potranno scorrazzare in Europa senza alcun vincolo. Infine molto probabilmente i principi di precauzione relativi alla sanità pubblica e al cibo scompariranno senza alcun riguardo per la salute delle persone.Una vera controrivoluzione contro i popoli europei attuata da chi dice di rappresentarci. Contro questo accordo, le spese militari e tutto il resto occorre costruire un grande movimento di massa che coinvolga tutti gli strati sociali interessati. E non sono pochi.La lotta per l’indipendenza dell’Europa dagli Usa, per la partecipazione dei popoli europei al grande movimento che è in corso e che vede i Brics protagonisti è la strada che possiamo e dobbiamo seguire. Perché questa schifezza è il frutto di un imperialismo in crisi che – per il bene dell’umanità – deve solo essere superato.L'articolo L’accordo sui dazi? Una schifezza. L’Europa si svende alle multinazionali Usa proviene da Il Fatto Quotidiano.