Il “Mino Favini” di Meda, il “Breda” di Sesto San Giovanni e l’Arena Civica di Milano. Sono queste le sedi delle fasi finali del massimo campionato libico di calcio. Le Final six of Libyan Premier league 2024-2025, infatti, si stanno disputando in Italia, nello specifico nei tre stadi della Lombardia. Ma nessuno lo sa. Le partite, infatti, si stanno giocando senza pubblico sulle tribune, senza alcuna diffusione in tv o sui social. Niente di niente.E dire che non si tratta di una partita singola ma di un girone unico a sei squadre, quindi 5 giornate e gare che si giocano in contemporanea, sempre alle ore 19. Ne sono già state giocate alcune e si continuerà fino al 10 agosto. Più di due settimane in totale segreto. Nessuno può entrare, non c’è pubblico: entrano soltanto gli iscritti a una lista precisa all’ingresso. Gli spalti sono vuoti: giusto qualche dirigente, delegati della Federazione libica e una ventina di tifosi “autorizzati”. Non c’è stampa, non si può entrare liberamente anche solo per curiosare. Una rissa in campo e l’intervento delle forze dell’ordine, però, ha fatto finire sui giornali la notizia: lo Scudetto libico si gioca in Lombardia. Ma quale è il motivo? Perché queste partite si giocano in Italia? E a cosa è dovuta tutta questa discrezione? Di sicuro lo scopo non è pubblicizzare il calcio libico all’estero.L’accordo con la LibiaCome riporta gazzetta.it, pare che si tratti di un accordo bilaterale siglato con la Libia nel 2024 nell’ambito del Piano Mattei dal ministro dello Sport Andrea Abodi, in presenza della premier Giorgia Meloni. Il patto prevedeva la possibilità di disputare le finali di calcio libico in Italia in cambio di una più rigida regolamentazione sull’immigrazione clandestina da parte di Tripoli.Playoff in Italia: c’è un precedenteQuello di quest’anno tra l’altro è il secondo anno consecutivo che la competizione viene disputata in Italia. Inizialmente le sedi scelte erano state Firenze, Pisa, Prato ed Empoli, ma la federcalcio libica non era d’accordo nel dividere le squadre in diversi hotel tra Pisa, Montecatini Terme e Campi Bisenzio. Quindi la decisione ricadde su Avellino, L’Aquila e Teramo: stadi sicuramente di caratura inferiore ma che garantivano maggior discrezione, proprio come quelli scelti quest’anno. In Libia si parlava addirittura di San Siro, l’Olimpico di Roma. I tifosi già sognavano.Alla finalissima del 2024 era presente anche il generale Saddam Haftar, a cui era però stato impedito l’ingresso in campo, probabilmente – spiega gazzetta.it – perché le autorità italiane non volevano farsi fotografare al suo fianco. La reazione di Haftar era stata immediata: aveva richiamato la sua squadra, ordinando di disertare la premiazione. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani aveva dovuto consegnare medaglie e la coppa a un magazziniere. Da lì i festeggiamenti nel parcheggio dello stadio.Un match sospeso per “indisciplina delle panchine”Quest’anno, invece, la prima partita disputata a Meda è stata vinta 2-1 dall’Al Akhdar sull’Al Ittihad, mentre il match clou, quello dell’Arena Civica, è stato sospeso al 45’ per “indisciplina dalle panchine”. Non c’erano le condizioni per proseguire, ha spiegato l’arbitro Simone Sozza. L’Al Ahli Tripoli era in vantaggio 2-0 sull’Al Ahly Benghazi.L'articolo Le fasi finali del campionato di calcio libico si giocano in Italia, ma nessuno lo sa: “Accordo tra i governi” proviene da Il Fatto Quotidiano.