Una nuova arma, decisamente originale, entra in campo nella lotta contro i topi a Treviso: le esche al prosecco, messe a punto dalla Mayer Braun, azienda trevigiana specializzata nella derattizzazione a livello globale. L’iniziativa nasce per far fronte a un problema che negli ultimi anni ha assunto dimensioni preoccupanti sul territorio: si stima che nel capoluogo veneto vivano oltre 800mila roditori, dieci per ogni abitante. Di fronte a numeri così allarmanti, l’amministrazione comunale ha deciso di affidarsi a chi questo mestiere lo fa da anni, e con successo, in metropoli come New York, Londra e Dubai.Trappole diverse in base alle abitudini alimentari dei roditoriIl cuore dell’idea è semplice: attirare i topi con cibi e aromi a loro irresistibili, studiando i gusti alimentari della popolazione umana. «Il ratto si ciba di ciò che scartiamo, ma ha un olfatto raffinatissimo», spiega Barbara Donadon, Ceo della Mayer Braun, interpellata da Repubblica. «Per questo da anni prepariamo esche ad hoc in base ai prodotti simbolo di ogni Paese: in Inghilterra abbiamo usato lo strutto, in America i popcorn, in Medio Oriente la carne speziata. In Italia, non potevamo che partire dalla pastasciutta. Ora però puntiamo su qualcosa di ancora più identitario: il prosecco».L’utilizzo delle uve del Prosecco Le nuove trappole, già testate sul campo, saranno immesse sul mercato in autunno e verranno aromatizzate con le uve della prossima vendemmia. I primi esperimenti hanno mostrato una forte attrazione da parte dei roditori e, secondo Donadon, anche una sorta di effetto euforizzante legato all’alcol contenuto. La formula potrebbe essere estesa in futuro anche ad altri contesti urbani italiani, dove il prosecco è ormai una presenza fissa in bar e ristoranti. Ma il progetto trevigiano non si limita alle sole trappole. Il Comune ha varato un piano più ampio che prevede una serie di interventi integrati per contenere la diffusione dei topi. In arrivo una campagna di informazione rivolta ai cittadini, con una brochure contenente sei semplici regole da seguire: dalla corretta gestione dei rifiuti organici alla rimozione delle ciotole di cibo per animali lasciate in giardino, fino alle misure da adottare nei locali con tavoli all’aperto. L’uso di trappole letali, anche se mirato e scientificamente studiato, solleva interrogativi etici sul trattamento degli animali infestanti. Diverse associazioni animaliste chiedono di affiancare a queste pratiche soluzioni non cruente, promuovendo un approccio più sostenibile alla convivenza urbana con la fauna selvatica. L'articolo Arrivano le trappole al prosecco per combattere i topi, il piano di derattizzazione a Treviso: «Sono attirati dai gusti del territorio» proviene da Open.