Ieri è uscito un terzo nome nell’inchiesta aperta dalla Procura di Roma sulla tentata estorsione ai danni dell’attore Raoul Bova. Si tratta di Federico Monzino, pr milanese, che si definisce amico di Martina Ceretti, la modella e influencer con cui l’attore si sarebbe scambiata alcuni messaggi audio nell’ambito di una conversazione privata. Conversazioni diffuse poi da Fabrizio Corona in una puntata di Falsissimo, che hanno svelato una presunta relazione dell’attore già legato alla collega Rocío Muñoz Morales. Oggi Repubblica pubblica il contenuto del messaggio anonimo che avrebbe ricevuto Bova. «Lei era collassata a una festa. Ho preso tutto dal suo cellulare mentre stava male», inizia il messaggio anonimo ricevuto l’11 luglio ricevuto dall’attore. Proviene da un numero spagnolo, sconosciuto. Nel messaggio al persona in questione minaccia di rendere pubblici messaggi vocali e chat intime tra Bova e la modella Martina Ceretti. E infine la frase su cui si concentra il lavoro della procura: «Se mi vieni incontro blocchiamo tutto. Se vuoi farmi un regalo per averti salvato, sta a te… Non è il caso che venga fuori uno scandalo sui giornali, no? Per il tuo matrimonio, per il tuo lavoro, altro che Don Matteo». Indagati o persone informate sui fatti? La procura sente tutti e tre protagonisti: il pr, Martina Cerretti e CoronaAl momento, chiarisce il quotidiano Repubblica, la polizia postale ha eseguito sequestri preventivi di cellulari e dispositivi elettronici sia carico di Ceretti che del suo amico l’imprenditore milanese Federico Monzino e dell’ex fotografo Fabrizio Corona. I tre sono stati ascoltati come persone informate sui fatti, e al momento, precisa il quotidiano, non sono indagati. Intanto Corona, sia con gli inquirenti che sui e sui suoi social, ha accusato i due.«Martina voleva diventare famosa»Contattato da Repubblica il pr Monzino spiega: «Martina voleva diventare famosa inizialmente in questo modo. Ma poi, una volta che Corona aveva già le chat, gli abbiamo scritto perché Martina non voleva più che venisse pubblicato nulla. Ci hanno sequestrato il telefono. Mi hanno chiesto se fossi stato io a ricattare Bova. Ho detto che non l’ho fatto. Corona ha inventato tante cose, sul mio conto soprattutto. Non è credibile, io ho fatto tanto per difendere Martina…».L'articolo «Ho i vocali tra te e Martina ora devi farmi un regalo». Così parte l’inchiesta sul presunto ricatto a Raoul Bova proviene da Open.