Assoutenti lancia l’allarme sul costo dello Spid, il servizio italiano di identità digitale. In una nota, l’associazione dei consumatori fa sapere che già in due operatori (Infocert e Aruba) hanno deciso di non offrire più lo Spid gratuitamente ma di introdurre un abbonamento annuale per i clienti, e che altri operatori potrebbero seguire. “Lo Spid diventa a pagamento. Dopo Aruba, infatti, anche Infocert ha introdotto un abbonamento a carico dei propri clienti per la gestione dell’identità digitale”, afferma Assoutenti. “I clienti Infocert saranno tenuti a pagare 4,90 euro all’anno per la gestione dello Spid a partire dal secondo anno di abbonamento, cui va aggiunta l’Iva portando così il costo totale a 5,98 euro a utente. Già Aruba nelle settimane scorse aveva introdotto un costo di 4,90 euro +Iva all’anno per il servizio di identità digitale, e il rischio concreto è che ora anche gli altri fornitori potrebbero adattarsi al nuovo scenario introducendo costi a carico dei 40,5 milioni di titolari di Spid in Italia“, spiega il presidente Gabriele Melluso.“Accelerare il passaggio alla Carta d’identità elettronica”“Alla base di questi nuovi balzelli addebitati agli utenti c’è l’insostenibilità economica del modello di Spid gratuito e i ritardi nella concessione dei finanziamenti alle società fornitrici da parte del governo, una situazione che rischia di portare ad una vera e propria commercializzazione di un servizio pubblico come l’identità digitale, oramai indispensabile per compiere una miriade di operazioni”, prosegue Melluso. “Per questo è necessario accelerare il passaggio alla Carta di identità elettronica (Cie) e la diffusione di tale strumento presso i cittadini, in modo da garantire il diritto all’identità digitale e assicurare che il servizio sia del tutto gratuito per gli italiani”.Questo articolo Spid a pagamento, sempre più operatori potrebbero introdurlo: l’allarme di Assoutenti proviene da LaPresse