Dopo la morte di Riccardo Boni, un altro ragazzo scoperto all’interno di un’enorme buca nella sabbia

Wait 5 sec.

Dopo la morte di Riccardo Boni, 17 anni, in una buca sul litorale di Montalto di Castro (VT), i bagnini di Life Guard, che si occupano della sicurezza bagnanti nella zona, hanno scoperto, nel pomeriggio di domenica 28 luglio, un altro giovane sdraiato in una buca della profondità di almeno un metro nella stessa zona, sulla spiaggia libera chiamata “il Piazzalone”. Un gioco pericoloso, perché sarebbe bastata un’onda per ricoprirlo di sabbia, facendolo soffocare. Eppure i bagnini sono stati gli unici a segnalare il rischio e ordinare al ragazzo di uscire.Per chi gli era intorno non sembrava più che uno scherzo, un modo per passare il tempo nel caldo pomeriggio estivo, sottovalutando i rischi. “Scavare buche nella sabbia non è un reato ma è un gesto che potrebbe rivelarsi molto pericoloso”, ha spiegato a Repubblica Cristian Di Santo, presidente di Life Guard. “Abbiamo invitato i signori a richiudere e abbiamo avvisato i vigili urbani”. Di Santo ha sottolineato la gravità di quanto accaduto, specificando quali siano i rischi: “All’inizio i signori che stavano intorno al ragazzo nella buca non si rendevano conto del problema, ma c’era anche il rischio che la buca rimanesse aperta anche di sera e sarebbe stata ancora più pericolosa perché non visibile al buio. Tutto questo è molto pericoloso perché il peso della sabbia, se si viene sommersi, può bloccare anche un ragazzo”.E il ricordo di quanto accaduto sempre a Montalto a inizio luglio è immediato. “Quello delle buche è un problema a cui stiamo dando molta attenzione – ha concluso Di Santo – purtroppo non ci si rende conto e non tutti sono informati della pericolosità. Bisogna non farle o al massimo scavarle fino alle ginocchia di un bambino, sempre con un adulto presente nei paraggi”.L'articolo Dopo la morte di Riccardo Boni, un altro ragazzo scoperto all’interno di un’enorme buca nella sabbia proviene da Il Fatto Quotidiano.