Gaza, sul tavolo c’è la soluzione dei due Stati: Usa e Israele boicottano la conferenza Onu

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Un piano di azione concreto per mettere in pratica la soluzione dei due Stati e la nascita di uno Stato palestinese in Medio Oriente. E’ l’obiettivo con il quale Francia e Arabia Saudita hanno ottenuto la convocazione da parte dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite di una conferenza ad hoc che inizia oggi al Palazzo di Vetro. Sui 193 invitati, in queste ore a New York stanno affluendo i ministri degli Esteri di una quarantina di Paesi. Ma a fare rumore è l’assenza di due protagonisti: Stati Uniti e Israele.La conferenza, presieduta da Parigi e Riad, si propone di definire una tabella di marcia verso uno Stato palestinese, garantendo nel contempo la sicurezza di Israele. Domenica, il ministro degli Esteri francese Jean-Noel Barrot ha dichiarato che utilizzerà l’appuntamento anche per spingere altri Paesi ad unirsi alla Francia nel riconoscimento di uno Stato di Palestina, annunciata giovedì da Emmanuel Macron e in programma per settembre. “A New York lanceremo un appello affinché altri Paesi si uniscano a noi per dare il via a una dinamica ancora più ambiziosa e impegnativa che culminerà il 21 settembre” alla prossima Assemblea generale, ha spiegato Barrot, aggiungendo che si aspetta che i Paesi arabi entro quella data condannino Hamas e ne chiedano il disarmo.Il vertice, originariamente in programma a fine giugno, era stato rinviato a causa della guerra dei 12 giorni di Israele contro l’Iran e declassato da un incontro di 4 giorni tra leader mondiali a uno di 2 giorni tra le rappresentanze diplomatiche. A maggio Francia e Arabia Saudita avevano dichiarato che l’obiettivo principale è identificare le azioni da intraprendere “da parte di tutti gli attori rilevanti” per attuare la soluzione dei due Stati e “mobilitare urgentemente gli sforzi e le risorse necessarie per raggiungere questo obiettivo, attraverso impegni concreti e vincolati a scadenze”. Manal Radwan, diplomatica che ha guidato la delegazione saudita alla conferenza preparatoria, ha affermato che l’incontro deve “tracciare una rotta per l’azione, non per la riflessione” e fornire “un piano politico credibile e irreversibile” che “offra un percorso concreto verso la pace”.Gli Stati Uniti hanno fatto sapere che non parteciperanno alla conferenza, descritta da un portavoce del Dipartimento di Stato come “un regalo ad Hamas, che continua a respingere le proposte di cessate il fuoco accettate da Israele, che porterebbero al rilascio degli ostaggi e alla calma a Gaza”. Il funzionario ha aggiunto che lo scorso anno Washington ha votato contro la convocazione della conferenza da parte dell’Assemblea generale e che “non sosterrà azioni che mettano a repentaglio la prospettiva di una risoluzione pacifica e a lungo termine del conflitto”.Neanche Israele sarà alla riunione, “che non affronta prima con urgenza la questione della condanna di Hamas e della restituzione di tutti gli ostaggi rimasti”, ha affermato Jonathan Harounoff, portavoce internazionale della missione israeliana presso le Nazioni Unite. Il 27 settembre 2024 il premier israeliano Benjamin Netanyahu aveva usato il suo discorso all’Assemblea generale per attaccare le Nazioni Unite definendole una “palude di bile antisemita”.In queste ore copresidenti hanno fatto circolare un documento finale che vorrebbero fosse adottato e potrebbero arrivare annunci di intenzioni di riconoscere uno Stato palestinese. Ma con il boicottaggio di Israele e Stati Uniti, non vi è alcuna prospettiva di una svolta o di ripresa dei negoziati.L’Onu sostiene da tempo la visione dei due Stati. Nel maggio 2024 l’Assemblea Generale appoggiò a larga maggioranza la richiesta palestinese di diventare membro a pieno titolo delle Nazioni Unite, riconoscendola come avente i requisiti per l’adesione e raccomandando al Consiglio di Sicurezza di “riconsiderare favorevolmente la questione”. La risoluzione ottenne 143 voti a favore e 9 contrari, e fu un sondaggio globale sul sostegno alla richiesta palestinese di diventare membro dell’Onu, un’iniziativa che di fatto riconoscerebbe uno Stato palestinese, dopo che alcune settimane prima gli Stati Uniti avevano posto il veto sulla questione nel Consiglio di sicurezza.L'articolo Gaza, sul tavolo c’è la soluzione dei due Stati: Usa e Israele boicottano la conferenza Onu proviene da Il Fatto Quotidiano.