Manipolava emotivamente il ragazzo, alternando momenti di confidenza ad abusi che si sono protratti per almeno quattro anni. A volte, dopo aver stuprato il ragazzo, lo benediva chiedendo perdono per quanto era appena accaduto. È stato arrestato in provincia di Cosenza e portato in carcere un sacerdote, accusato di violenza sessuale ai danni di un minore. Secondo gli inquirenti di Reggio Calabria, l’uomo avrebbe sfruttato il suo ruolo di «guida spirituale» e la condizione di disagio familiare del ragazzo per approfittare di lui.Cinque anni di abusi negli ambienti della chiesaI fatti risalirebbero al biennio 2015-2016 e sarebbero continuati senza soluzione di continuità fino al 2020. La vittima, che all’epoca dei primi abusi aveva 16 anni, era un assiduo frequentatore delle attività pastorali della parrocchia in cui precedentemente operava il religioso. Il prete, secondo l’accusa, avrebbe instaurato una relazione «ambigua» con il giovane, composta di adulazioni e attenzioni speciali fino alla degenerazione in violenze sessuali, che venivano consumate in luoghi nascosti e appartati della stessa struttura ecclesiastica. La sudditanza psicologica del giovane e la strategia del sacerdoteAlla base di tutto c’era un sistema di soggezione psicologica dell’allora 16enne che il sacerdote era riuscito a costruire. Si presentava come «padre guida», facendo sentire il giovane «legato spiritualmente e moralmente» e inibendo qualunque suo tentativo di reagire alla situazione. Il ragazzo, infatti, soffriva una situazione di disagio e sofferenza ma faticava a ribellarsi perché temeva di perdere completamente il suo legame con la comunità parrocchiale. Questo timore era consapevolmente, e «con strategia», alimentato dal sacerdote. Sempre secondo la procura, dopo essere stato trasferito il prete avrebbe continuato a compiere indisturbato attività a stretto contatto con minori. L'articolo Stuprava un giovane e lo benediva per chiedere perdono, arrestato un sacerdote: gli abusi per cinque anni e la «strategia» del prete per non farlo sapere proviene da Open.