“Se mi danno potere politico per salvare le Dolomiti dal turismo di massa lo faccio. Basta agli escursionisti sui sentieri che non sono in grado di affrontare…”: parla Reinhold Messner

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Mentre i sentieri che portano alla Cima Falkner, sulle Dolomiti di Brenta, restano chiusi ela Protezione Civile effettua nuovi sopralluoghi dopo i crolli di roccia che lunedì mattina 28 luglio hanno sorpreso turisti ed alpinisti, la leggenda dell’alpinismo Reinhold Messner ha parlato con Repubblica delle ‘sue’ montagne e no, le frane non sono la cosa che lo preoccupa. Ad inquietarlo è come si ignorino le cause, “il ghiaccio perenne” che “si sta ritirando”: “Non sono preoccupato perché rispetto la natura come grande disegnatrice delle leggi. La montagna c’è, la montagna non è maligna: reagisce a quello che sta succedendo nell’atmosfera con il cambiamento del clima e l’innalzamento conseguente delle temperature. Sarà per sempre così, Quello di cui dovremmo preoccuparci è adattarci”.L’adattamento passa attraverso la conoscenza e la consapevolezza perché “bisogna lavorare per imparare a leggere la montagna, sapere dove andare e dove non andare” e “il problema è che questo non lo fa chi in montagna si improvvisa alpinista”. La politica non si occupa del tema cruciale del cambiamento climatico e allora Messner dice: “Giuro che se mi danno potere politico per salvare le Dolomiti dal turismo di massa lo faccio. Per prima cosa bisogna imporre ai turisti di non venire in macchina e poi stop alle moto sui passi e basta agli escursionisti sui sentieri che non sono in grado di affrontare, dove ora con i crolli corrono anche rischi maggiori. Bisogna educare al turismo sostenibile. Il problema è che tutto questo non interessa alla politica”.L'articolo “Se mi danno potere politico per salvare le Dolomiti dal turismo di massa lo faccio. Basta agli escursionisti sui sentieri che non sono in grado di affrontare…”: parla Reinhold Messner proviene da Il Fatto Quotidiano.