La confezione di OmniBook 5 Flip non colpisce per il design: è tutto cartone riciclato e riciclabile, e al suo interno troviamo, ben imballato, solo il portatile con il suo alimentatore da 65 Watt (USB-C con presa schuko).Del resto è questo che ci riserva il 90% degli unboxing di un portatile e per quanto elegante possa essere la confezione, il contenuto poco cambia. OmniBook 5 Flip è realizzato con una combinazione di materiali diversi, tra i quali metallo riciclato per la cover (la percentuale varia a seconda della configurazione), plastica riciclata post-consumo, presente in alcune componenti della tastiera, e plastica ocean-bound, ovvero plastica recuperata prima che raggiungesse l'oceano, presente in alcune altre componenti.Nel complesso il portatile è solido alla presa e trasmette una buona sensazione di robustezza. C'è un bel contrasto tra il metallo argenteo della cover e della scocca, e la plastica nera che circonda il display.L'apertura con una sola mano non è agevole a causa della rigidità delle cerniere, un particolare che, in un convertibile a 360°, non ci sentiamo certo di criticare. Il peso nel complesso non è troppo contenuto: 1.625 grammi sul piatto della nostra bilancia, che per un 14 pollici non sono pochissimi. Del resto leggerezza e compattezza sono proprio due elementi spesso associati a prezzi più alti.Buona la dotazione di porte, con 2 USB-C (Power Delivery, DisplayPort), 2 USB-A (una a 10Gbps e l'altra a 5Gbps: la velocità è scritta sulla scocca), HDMI 2.1 e jack audio. Manca solo un lettore di schede SD, che comunque non interesserà a tutti.Nota finale: c'è un piccolo interruttore per oscurare la webcam. Quando è in funzione quest'ultima viene coperta da una pattern a righe bianche e nere, come nell'immagine qui sopra. La tastiera è particolare, nel senso che presenta alcune scelte particolarmente azzeccate e altre che ci sono piaciute meno.Tra le prime annoveriamo la retroilluminazione, che tramite il tasto di scelta rapida dedicata può non solo essere regolata su due livelli (un po' pochi magari) ma anche in base alla durata: 30 secondi, 3 minuti o sempre accesa. È un piccolo tocco rapido di personalizzazione che non troviamo facilmente sulla concorrenza.È piacevole anche la scrittura: abbastanza silenziosa ma con un buon feedback sui polpastrelli piuttosto marcato. I tasti sono lisci, squadrati a isola, corsa standard: non sono i migliori mai provati, ma certamente non i peggiori.Il layout invece è più discutibile. Buona fortuna se volete digitare maggiore e minore, occhio alla u accentata sopra al tasto invio, al pulsante canc a fianco di quello di accensione, e anche le frecce direzionali su e giù risultano piuttosto sacrificate nelle dimensioni. Si inizia insomma a scrivere velocemente e poi ci sono delle battute d'arresto dovute al layout non standard italiano che allungano la curva di apprendimento.Il touchpad è sufficientemente ampio, ma non è di quelli belli moderni con feedback aptico. Si tratta di un clickpad classico, privo di pulsanti fisici dedicati. Il clic è attivo solo nella parte inferiore, mentre la zona superiore serve solo al controllo del cursore. C'è un minimo di gioco prima del clic effettivo, con una sufficiente rigidità all'attuazione.È insomma un touchpad in linea con la categoria: fa il suo dovere, è compatibile con le gesture di Windows, ma non rimane particolarmente impresso.Sottolineiamo che la scocca attorno a tastiera e touchpad presenta un certo grado di flessione, soprattutto se avete "la mano pesante". Non è un problema pratico, forse più estetico, ma valeva la pena segnalarlo. HP ha come di consueto un sacco di SKU per i suoi modelli, che un po' complicano le cose per l'utente che guardi solo il nome del prodotto. Basta una rapida ricerca sul sito ufficiale per accorgersi che col termine "OmniBook 5 Flip" andiamo a pescare un sacco di prodotti diversi e probabilmente da rivenditori terzi ne troveremmo ancora di più.Il PC portatile che abbiamo in prova noi è, nello specifico, il 14-fp0005nl che non si trova nemmeno sullo store ufficiale. Queste sono le sue caratteristiche principaliSchermo: 14'' 1920 x 1200 pixel (16:10), IPS, touchCPU: Intel Core 7 150UMemoria unificata: 24 GB LPDDR5Memoria interna: 1 TB SSDWebcam: 1584p@30fps (5 megapixel)Connettività wireless: Wi-Fi 6E, Bluetooth 5.3Porte: 2x USB-A (10 e 5 Gbps), 2x USB-C (Pover Deliver, DisplayPort), HDMI 2.1, jack audioBatteria: 68 WhPeso: 1.625 grammiOS: Windows 11 HomeSi tratta di una versione piuttosto carrozzata, ma è possibile trovare anche modelli che partono da Core 3 100U, con 8 GB di RAM e 256 GB di SSD. Ne parleremo poi meglio nella sezione prezzo, ma di quello in generale non dovete preoccuparvi troppo: ne riparleremo più in dettaglio nella sezione dedicata. Al netto di processore e memorie, gli altri elementi sono comuni a tutti i modelli e considerando la fascia di prezzo non possiamo certo lamentarci. Abbiamo infatti una webcam ad altissima risoluzione, che produce dei buoni video: non ha una dinamica troppo ampia ma c'è anche poco rumore e tanti dettagli, anche con luce non puntata in faccia.Nulla da dire anche sul fronte wireless: Wi-Fi 6E è tra gli standard più moderni e infatti non ha deluso nei nostri test e idem dicasi per il Bluetooth 5.3.Generosa infine la batteria: in un 14 pollici è difficile trovare modelli con una maggiore capienza, senza poi appesantirli.L'unica cosa sulla quale fare qualche appunto in più è lo schermo, e infatti ci torneremo sopra nella sezione dedicata. Il display è forse uno dei punti deboli di questo OmniBook 5, anche se la buona notizia è che alla maggior parte degli utenti non darà fastidio. Permetteteci di elaborare.Il display in sé è un classico IPS, con i suoi buoni angoli di visione e una risoluzione consona alle dimensioni del pannello (1.920 x 1.200 pixel), per quanto non troppo elevata.I colori però sono un po' spenti: mettendolo a fianco a un monitor con una maggiore copertura lo si può notare a occhio nudo, ma non è una cosa che colpisce appena lo vedi. Noi abbiamo la fortuna di avere tanti metri di paragone, ma l'utente medio che si porta a casa un portatile del genere non è che rimarrà deluso alla prima accensione. Va peggio con la luminosità: siamo sui 300 nit con un pannello lucido. Questo significa che i riflessi sono un problema se lavorate in ambienti con forti fonti di luce incidenti e in generale, per avere immagini gradevoli, dovrete alzare abbastanza la luminosità, con conseguente impatto sull'autonomia. Ma di questo riparleremo più avanti.La buona notizia è che, oltre al multi-touch, c'è anche il supporto per l'HP Rechargeable Pen (e in generale per stylus MPP), che però non è fornito in confezione e va preso a parte.Nel complesso insomma, per quanto tecnicamente migliorabile, si tratta di un pannello che offre anche spunti non banali in un PC portatile abbondantemente sotto i mille euro. Chi compra un convertibile ruotante lo farà probabilmente perché vuole usarlo anche per disegni, note, appunti, e in tal senso ci siamo. La precisione e la copertura cromatica sono appannaggio di altri modelli. Il modello che abbiamo provato è "purtroppo" tra i più potenti: ci sarebbe piaciuto avere una variante ancora più basilare in modo da darvi che punto di riferimento quello di partenza piuttosto di arrivo. Detto questo, siamo comunque in quella fascia di prezzo dove l'utente non va a cercare performance troppo elevate.HP offre un buon bilanciamento tra prestazioni e autonomia infatti, dando all'utente una macchina in grado di svolgere agevolmente tutti i compiti più comuni senza alcun problema. È un portatile pienamente a suo agio con navigazione e produttività tipica da ufficio, ma anche con qualcosa di più, per quanto, sui carichi prolungati, HP tiri un po' il freno a mano a favore delle temperature.È difficile infatti che l'OmniBook 5 Flip scaldi troppo se lo tenete sotto stress a lungo, perché interviene un throttling voluto che abbassa un po' le prestazioni prolungate al fine di mantenere il comfort di utilizzo. Va bene così in un portatile convertibile che può facilmente essere usato in modi e contesti diversi: non è questa la macchina sulla quale abbia senso strappare qualcosa in più in un benchmark per poi ritrovarsi con la base rovente.Si tratta di tarare le performance in base alle aspettative dell'utente, più che in funzione del valore assoluto, e in questo senso siamo pienamente soddisfatti dal risultato ottenuto, lasciando un buon margine di utilizzo anche ai modelli con hardware inferiore.Tanto per darvi un po' di numeri, che magari potete replicare con il vostro attuale PC (portatile) per fare un confronto, abbiamo ottenuto i seguenti punteggi medi in vari benchmark:3DMark: 15.550 night raid / 1.210 steel nomad lightPCMark 10: 5.236 (9.794 essential - 6.732 digital content creation - 7.977 productivity - 3.864 gaming)Cinebench 2024: 107 single core / 425 multi coreGeekBench 6: 2.585 single core / 9.000 multi core / 15.000 GPUCrystalDisk: 6.390 lettura / 5.660 scrittura Anche alla luce di quanto detto è chiaro che OmniBook 5 ha autonomia da vendere. Del resto il display non è particolarmente luminoso né ad altissima risoluzione e anche nel caso di stress prolungato il sistema non schiaccia a tavoletta sull'acceleratore.Il risultato è un'autonomia superiore alla media e affidabile in ogni situazione, come testimoniato dai test con PCMark10 dei quali trovate l'esito qui sotto.Idle: 21 ore (luminosità minima, massimo risparmio energetico)Riproduzione video: 17 ore e 45 minuti (luminosità 50, volume 25, bilanciato)Gaming: 2 ore e 30 minuti (luminosità massima, volume 25, massime prestazioni)Office: 19 ore (luminosità 25, bilanciato)Volendo comunque dare una nostra impressione d'uso personale, non ripetibile e oggettiva come un benchmark, diciamo che la giornata lavorativa è praticamente impossibile non portarla a casa e in alcuni casi è possibile arrivare anche a due giorni. Per farlo bisogna però stare molto attenti sia al livello di luminosità (l'abbiamo sempre tenuta almeno al 50% per avere un buon comfort visivo) che al carico di lavoro.In ogni caso coprire pressoché sempre l'intera giornata è più di quanto serva alla maggior parte degli utenti, quindi non c'è certo nulla di cui lamentarsi. HP OmniBook 5 Flip è stato una piacevole scoperta. Non è sempre facile trovare PC portatili senza eccessi, e lo diciamo in senso positivo.Quando il prezzo scende troppo, a volte abbiamo soluzioni antidiluviane che nessuno dovrebbe più comprare; viceversa, salendo, possono facilmente esserci degli overkill che fanno tanto marketing, ma che poi agli utenti servono poco o nulla (quantomeno alla maggior parte di loro). Qui invece c'è equilibrio.Il portatile di HP non ha particolari punti deboli: è piacevole da usare sia perché non si impunta su nulla nell'uso ordinario (navigazione, office, multimedia, foto ritocco), sia perché la flessibilità di un convertibile è comunque una nota di colore in più che non tutti i portatili hanno.La cosa che personalmente mi ha dato più fastidio è il layout della tastiera. Sono uno che scrive tanto e velocemente, e ormai ho una certa memoria muscolare. Doverla riadattare è una cosa sempre fastidiosa, soprattutto perché la configurazione scelta da HP è l'eccezione e non la regola. Chi magari guardi ancora la tastiera quando scrive o non la usi molto non ci farà troppo caso; viceversa è una cosa da tenere in seria considerazione. C'è anche l'accesso tramite riconoscimento del volto, che personalmente ho sempre preferito al lettore di impronte digitali perché più immediato: devi solo alzare lo schermo e parte subito lo sblocco, senza fare nient'altro.Si tratta insomma di un portatile in grado di accontentare tanti palati: dallo studente in cerca di uno strumento flessibile col quale studiare e prendere appunti, al lavoratore in mobilità che si ritrova tra le mani un dispositivo col quale è facile fare presentazioni a piccoli gruppi di persone e che non lo lascia a piedi in quanto ad autonomia, passando per l'uso generico che non delude.Niente gaming però, non in senso stretto almeno. Un Overwatch gira in risoluzione HD, tanto per fare un esempio, ma con FPS altalenanti e in generale non è una macchina pensata appunto per giochi intesivi a lungo. Qualche avventura grafica o comunque dei titoli "semplici" sono il massimo che ci faremmo girare per evitare arrabbiature.Detto questo, OmniBook 5 Flip non ha alcuna pretesa di essere una macchina gaming, a dispetto della presenza del software Omen Gaming Hub, che qui è un po' fuoriposto. Chi cerchi un portatile per giocare, a cifre simili a questa, troverà dei Victus, tanto per rimanere in casa HP, che hanno spesso un ottimo rapporto qualità/prezzo. Ma stiamo divagando.A proposito di software, segnaliamo che il sistema è piuttosto pulito. Al netto di un po' di app a marchio HP, che sono per lo più di documentazione e supporto, segnaliamo giusto la presenza di McAfee preinstallato con un periodo di prova gratuito. Ovviamente lo potete rimuovere in qualsiasi momento.Per quanto riguarda infine l'audio, i due speaker sono posizionati in basso, agli angoli inferiori laterali al touchpad, e non sono particolarmente potenti né ricchi di bassi. Vanno bene per video chiamate e qualche film/serie TV, ma se doveste usarlo a lungo per scopi multimediali è meglio munirsi di cuffie o auricolari di qualità. Come già accennato, il modello identico a quello che abbiamo provato attualmente in Italia non lo troviamo, ma ce n'è uno molto simile, e anche altri inferiori. Andiamo con ordine.HP OmniBook 5 Flip 14-fp0000nl è il più affine a quello in nostro possesso, ha "solo" 16 GB di RAM anziché 24 (che per inciso vanno benissimo e difficilmente sentirete la differenza) e la metà dello spazio di archiviazione, con 512 GB anziché un TB. Sono compromessi che a livello di esperienza d'uso non cambiano praticamente nulla.Se pensate poi che il suo prezzo di listino è di 820€ ma al momento lo trovate a 738€, anche sul prezzo non c'è di che lamentarsi. E sia chiaro che parliamo dei prezzi sullo store ufficiale HP, quindi con la massima sicurezza in fase di acquisto e supporto post vendita. Proprio l'attuale sconto mette un po' in ombra la variante 14-fp0001nl, che costa 700€ ed è dotata di Intel Core 5 120U, sempre accoppiato a 16/512 GB. In condizioni normali sarebbe questa la nostra prima scelta per qualità / prezzo, ma visto che al momento la differenza di prezzo col modello superiore è così ridotta non ha senso prenderlo in considerazione.Infine chiudiamo col 14-fp0002nl, che è il base di gamma: Core 3 100U, 8 GB di RAM e 16 GB di archiviazione per 570€. Come già detto, noi faremmo lo sforzo di arrivare almeno al modello di mezzo, ma è comunque bene che HP offra configurazioni diverse, in modo che ciascuno possa regolarsi in base alle proprie esigenze. Il sample per questa recensione è stato fornito da HP, che non ha avuto un'anteprima di questo contenuto e non ha fornito alcun tipo di compenso monetario. 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