L’ex moglie di Celeste Pin: «Non si è ucciso, la verità nel cellulare»

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Non si arrende Elena Fabbri, prima moglie di Celeste Pin, difensore e capitano della Fiorentina negli anni Ottanta. L’uomo è stato ritrovato senza vita a 64 anni, lo scorso 22 luglio, dentro la sua villa sulle colline di Firenze. La procura dopo tre giorni di indagine (ipotizzando l’omicidio colposo) aveva disposto il rilascio della salma ma lei, assistita dall’avvocato Mattia Alfano, ha sporto denuncia chiedendo di approfondire. E oggi a La Repubblica spiega perché lo ha fatto: «Celeste era una persona riservata, non era il tipo da compiere gesti così eclatanti. Quanto è successo, in quelle modalità, non rispecchia il suo carattere». Racconta di un uomo sereno, interessato alla sua attività di imprenditoria immobiliare. Aveva la depressione ma spiega che «sapeva gestirla». «Lo faceva ormai da tanti anni. Era seguito regolarmente. Sapeva combattere la depressione e non aveva mai manifestato intenti suicidi. Abbiamo tanti interrogativi: lui non si sarebbe mai tolto la vita senza avvisare i figli o lasciare una spiegazione. Non si sarebbe mai fatto trovare in quelle condizioni, poteva prendere le pillole che aveva nel cassetto. È tutto troppo lontano dal suo modo di essere. Cos’è accaduto nelle ore e nei giorni precedenti la sua morte?». «Un blackout, aveva ricevuto una chiamata un po’ strana»Elena Fabbri chiede l’ispezione dello smartphone del suo ex marito. Forse qualcosa lo ha spinto all’estremo gesto? «È possibile. Una fine così drammatica altrimenti non riesco a spiegarla. È successo qualcosa che ha provocato in lui un blackout. So che ha ricevuto anche una telefonata un po’ strana mentre era con gli amici. Nessuno di noi vuole fare la caccia alle streghe, ma vogliamo risposte. Lui ha sempre riempito d’amore tutti, voleva bene ai figli e agli amici, non era da lui andarsene così». Gli affari andavano bene, non c’erano problemi economici, spiega la donna, che aggiunge: «Aveva un’assicurazione sulla vita di cui non conosco però i dettagli».A trovare il corpo l’ex moglie con i figli: «All’improvviso non rispondeva più ai messaggi, siamo andati a vedere»A trovarlo è stata proprio lei, con i suoi due figli. «Celeste all’improvviso aveva smesso di rispondere ai messaggi. Così nel primo pomeriggio ero andata assieme ai miei figli da lui. Ma lo abbiamo trovato morto. Abbiamo atteso l’arrivo della polizia. Oggi siamo distrutti. Abbiamo perso una persona a cui siamo sempre stati tutti davvero legati». «Vogliamo che si facciano tutte le indagini e gli accertamenti necessari. Oltre all’autopsia e all’esame tossicologico, chiediamo che venga esaminato il suo cellulare, che per Celeste era il primo ufficio: teneva lì tutti i contatti di lavoro, degli affari e ci gestiva le relazioni di vita quotidiana. Magari poteva avere qualche nemico, non so. Là dentro però possono esserci le risposte. Chiediamo verità e certezze».L'articolo L’ex moglie di Celeste Pin: «Non si è ucciso, la verità nel cellulare» proviene da Open.