Amanda Knox racconta la sua verità in una serie tv su di lei: “The Twisted Tale of Amanda Knox”. «Nella scena dell’interrogatorio ho pianto»

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Amanda Knox torna a parlare della propria storia, ma questa volta, attraverso una serie televisiva. The Twisted Tale of Amanda Knox uscirà su Disney+ il prossimo 20 agosto. Otto episodi per ripercorrere uno dei casi giudiziari più discussi degli ultimi decenni, quello dell’omicidio di Meredith Kercher, con l’intento – stavolta – di raccontare la verità dal suo punto di vista, come riporta Libero. Knox, oggi 38 anni, era una giovane studentessa americana quando, nel novembre del 2007, si trovò coinvolta nell’omicidio della coinquilina, avvenuto a Perugia. Una vicenda che sconvolse l’opinione pubblica internazionale e che ha attraversato un decennio di processi, ribaltamenti e polemiche.La condanna e l’assoluzione definitivaDopo essere stata condannata, assolta, poi di nuovo condannata e infine definitivamente assolta per dall’accusa di omicidio nel 2015, insieme all’allora fidanzato Raffaele Sollecito, Amanda oggi rivendica il diritto di raccontare la propria esperienza. «Per quindici anni sono stata giudicata per qualcosa che non ho fatto. Ora tocca a me dire chi sono davvero», afferma nel trailer della serie. La scena dell’interrogatorio, uno dei momenti più duri della sua detenzione, è stata particolarmente faticosa da girare. «Abbiamo lavorato per ore, da ogni angolazione. A un certo punto non riuscivo più a trattenere le lacrime», ha raccontato in un’intervista a Vanity Fair.La produzione della serie Tv in Umbria e il ruolo di Amanda KnoxLa serie è girata tra Perugia e Orvieto e ha coinvolto nomi importanti della produzione americana. Monica Lewinsky figura tra i produttori esecutivi, insieme a KJ Steinberg (già autrice di This Is Us) e al regista Michael Uppendahl. Nei panni di Amanda, l’attrice Grace Van Patten. Knox ha avuto un ruolo attivo nella scrittura e nello sviluppo creativo della serie. Dopo la fine dell’incubo giudiziario, Amanda è tornata a Seattle, la sua città natale. Si è laureata, ha scritto un libro – Waiting to Be Heard – diventato un bestseller internazionale, e si è costruita una nuova vita come madre, scrittrice e attivista. Si occupa in particolare di ingiuste detenzioni e diritti dei detenuti, tematiche che le stanno a cuore dopo aver passato quasi quattro anni in carcere in Italia.Il risarcimento da parte dello stato italianoNel 2025 Knox ha ricevuto una condanna definitiva per calunnia, nei confronti di Patrick Lumumba, ex datore di lavoro della vittima, che lei aveva accusato di essere l’assassino. Nel 2019, invece, una volta assolta in via definitiva dall’accusa di omicidio, la Corte europea dei diritti umani ha condannato lo Stato italiano a risarcirla per le violazioni subite durante l’interrogatorio, in particolare per l’assenza di un avvocato e per le condizioni in cui venne interrogata: da sola, senza mangiare né dormire, e con una conoscenza limitata dell’italiano. «Tutti noi, io compresa, siamo stati ridotti a etichette. Vittima, mostro, colpevole, innocente. Ma le storie vere non stanno in una scatola in bianco e nero», ha detto Amanda. «Questa serie è un modo per liberarsi da quella semplificazione».L'articolo Amanda Knox racconta la sua verità in una serie tv su di lei: “The Twisted Tale of Amanda Knox”. «Nella scena dell’interrogatorio ho pianto» proviene da Open.