Anche quando il corpo riposa profondamente, il cervello continua a lavorare incessantemente. Durante il sonno, elabora ricordi, regola emozioni e si rigenera. Ma secondo recenti ricerche neuroscientifiche, il cervello addormentato potrebbe rivelare molto di più: segnali nascosti di disturbi neurologici o psichiatrici, spesso invisibili durante la veglia.Il sonno come specchio della salute mentaleDiversi studi dimostrano che le onde cerebrali, le fasi REM e i micro-risvegli notturni possono indicare la presenza di condizioni come depressione, ansia, schizofrenia o disturbo bipolare. Analizzando i tracciati dell’attività cerebrale durante il sonno, i ricercatori sono riusciti a individuare schemi alterati associati a patologie specifiche.Una nuova arma contro l’AlzheimerUno degli ambiti più promettenti è la diagnosi precoce dell’Alzheimer. Alcuni biomarcatori della malattia, come la riduzione dell’attività nelle onde lente del sonno profondo, possono comparire anni prima dei sintomi evidenti. Monitorare il cervello addormentato potrebbe dunque offrire un vantaggio cruciale per intervenire in anticipo.Epilessia notturna: il caso più evidenteNel caso dell’epilessia, il legame con il sonno è diretto e ben documentato. Molti attacchi epilettici si manifestano proprio durante il riposo notturno. Grazie a nuovi dispositivi di neuro-monitoraggio, oggi è possibile osservare l’attività elettrica del cervello anche durante la notte, facilitando la diagnosi in pazienti che di giorno appaiono asintomatici.Intelligenza artificiale e sonno: un’alleanza vincenteL’introduzione dell’intelligenza artificiale nello studio del sonno sta accelerando enormemente i progressi. Algoritmi avanzati sono in grado di analizzare enormi quantità di dati provenienti da elettroencefalogrammi notturni, riconoscendo pattern anomali associati a disturbi neurologici con una precisione crescente.Il cervello emotivo sotto la lente notturnaAnche le emozioni lasciano traccia nel cervello addormentato. Nei soggetti affetti da disturbi post-traumatici, ad esempio, la fase REM mostra un’attività alterata legata all’elaborazione delle emozioni. Questo apre la strada a terapie più mirate, basate sulla regolazione del sonno per ristabilire l’equilibrio emotivo.Una rivoluzione nella diagnosi invisibileTradizionalmente, molte malattie del cervello venivano individuate solo dopo la comparsa dei sintomi. Ora, grazie allo studio del cervello durante il sonno, la diagnosi può diventare preventiva. Un semplice test del sonno potrebbe un giorno far parte degli esami di routine per individuare patologie nascoste.Il futuro: dormire per conoscersi meglioIl sonno non è solo una pausa, ma una miniera di informazioni preziose. Con strumenti sempre più sofisticati e l’aiuto dell’IA, il cervello addormentato si sta rivelando una finestra privilegiata sulla nostra salute neurologica. Dormire, in futuro, potrebbe non solo farci bene, ma anche salvarci la vita.Foto di BUDDHI Kumar SHRESTHA su UnsplashLeggi l'articolo completo su: Il cervello addormentato svela i disturbi nascosti: nuove frontiere nella diagnosi neurologica - Articolo originale di: Focustech.it