In queste ultime settimane abbiamo avuto la possibilità di provare uno dei nuovi notebook di MSI pensato per i professionisti STEM, nello specifico il Vector 16 HX AI A2XW in una delle sue configurazioni più performanti.Nelle forme il Vector 16 di MSI richiama le linee tradizionali dei laptop da gaming, senza provare in alcun modo a “spacciarsi” per un ultra-light, con da chiuso un profilo a cuneo che parte con uno spessore di 22.2mm all’anteriore e 28.5mm al posteriore e 2,7Kg di peso, vedendo l’utilizzo di alluminio per i pannelli superiori. Una volta aperto presenta una buona tastiera RGB a 24 zone ed un buono schermo da 16″ QHD+ che offre una risoluzione massima di 2560×1600 ed una frequenza di refresh massima di 240Hz; lo schermo offre a nostro parere una buona resa dei colori, grazie anche al supporto al 100% dello spazio colore DCI-P3, per i campi d’uso per cui si propone.Dotato di una cpu Intel Core Ultra 9 275HX, di una gpu NVIDIA RTX 5080 Laptop e 32GB di RAM DDR5, il Vector 16 di MSI si presenta come una valida alternativa ad un desktop di fascia alta, prestandosi in modo ottimale a vari carichi di lavoro, dalla creazione di contenuti al gaming, senza dimenticare l’esecuzione in locale di modelli di AI, inclusi quelli di genAINel corso della nostra prova lo abbiamo utilizzato per giocare a vari titoli, come Clair Obscure: Expedtion 33, Avowed, Forza Horizon 5 e Doom: the Dark Ages, ottenendo un’esperienza di gioco estremamente fluida anche ai livelli più alti delle impostazioni grafiche scendendo molto raramente sotto una media di 80fps (frame per secondo). Per vederlo “soffrire” un po’, su Doom abbiamo dovuto modificato modificare ulteriormente le impostazioni per attivare il Path Tracing, tecnica di RayTracing più avanzata, settando il DLSS di NVIDIA su “Quality” (che rinuncia alle performance per offrire una qualità più alta – il consigliato in questo scenario è “Balanced”), vedendo il notebook di MSI e la sua RTX5080 riuscire comunque a produrre mediamente tra i 45 ed i 50fps; attivando però la funzionalità DLSS Frame Generation, funzionalità lanciata nella scorsa generazione da NVIDA che sfrutta l’unità neurale a bordo della GPU per generare tramite AI dei frame intermedi, anche in questo scenario il PC è stato in grado di mantenere un framerate sopra gli 80fps senza un notabile peggioramento della qualità dell’immagine.Sul versante AI abbiamo voluto provare alcuni dei tool consigliati da NVIDIA in un recente blog incentrato sul coding. Nello speficico abbiamo provato Ollama e LM Studio, due strumenti che permettono di sfruttare degli LLM (large language model) in esecuzione sulla macchina locale per ricevere assistenza al coding direttamente su Visual Studio Code (IDE utilizzato giornalmente dal nostro team software), tramite gli appositi plug-in.Senza andare nei minimi dettagli, il processo iniziale di configurazione può risultare un po’ ostico, ma una volta avviati l’esperienza d’uso è vicina a quanto offerto ad esempio dall’utilizzo del plugin di GitHub Copilot (incluso chat e modifiche contestuali) con vantaggi e svantaggi: sul versante positivo, avere il modello in esecuzione sul PC stesso è un plus sulla sicurezza, non dovendo esporre il codice sorgente – proprio o del proprio datore di lavoro – a servizi in esecuzione in remoto e con i rischi connessi, oltre a permettere di continuare a lavorare senza perdere il supporto dell’assistente in assenza di connessione, sul versante negativo (ma nemmeno “eccessivamente”) i tempi di risposta, mediamente un po’ più lunghi rispetto ai servizi “on-line”; con LM Studio abbiamo anche usato in locale modelli – come Gemma – come un normale assistente AI online via chat. Abbiamo anche sperimentato a bordo del laptop stesso con la generazione di immagini tramite Stable Diffusione 3.5 Large: avevamo fatto la stessa prova alcuni mesi fa su un altro laptop con la RTX4080 – una delle “regine” della scorsa generazione – con tempi medi sui 5minuti per una 1024×1024 con setting standard, con la GPU di nuova generazione abbiamo osservato tempistiche ridotte in un range tra i 3 ed i 4minuti.Per il raffreddamento del Vector 16 HX AI A2XW, il produttore taiwanese si è affidato al CoolerBoost 5, la versione più nuova del suo sistema di cooling, dotato di 2 ventole e 7heat pipe, coadiuvato lato software da MSI AI Engine che permette di coordinare il tutto in base al contesto d’uso e alle necessità. Nel corso della prova generalmente il notebook di MSI non ha mostrato problemi di riscaldamento, rimanendo generalmente silenzioso, escluso quando lo abbiamo spinto ai limiti con le impostazioni di Doom dove la temperatura del pannello superiore è aumentata notevolmente; l’impressione che abbiamo avuto è che nella modalità gestita automaticamente dal motore AI ci sia comunque un limite alle prestazioni massime, puntando a non portare le ventole al massimo, limite che si può superare passando manualmente dal software MSI Center alla modalità performance, ma alla fin fine guadagnando solo 10-15fps su 90-150 di media (in base al gioco) in cambio di una rumorosità notevolmente più alta. Visto l’hardware a bordo le prestazioni della batteria da 90Wh non sono da prima della classe, vedendo la durata assestarsi tra le 4 e le 4,5 ore in un utilizzo prettamente “lavorativo”, passando al gaming la durata – ovviamente – scende.Sul versante della connettività, il notebook di MSI integra le più recenti tecnologie in ambito wireless, offrendo WiFi 7 e Bluetooth 5.4, mentre in ambito wired troviamo sul retro una porta ethernet a 2.5Gbps ed una HDMI 2.1 (oltre al connettore per l’alimentazione), sul lato sinistro due porte USB-C con Thunderbolt 5 e su quello destro due USB-A 3.2 Gen2. La webcam IR FullHD installata appena sopra il display (dotata di sportellino per coprirla) fa il suo lavoro quando usato per le call, con una qualità d’immagine superiore a quella delle webcam tradizionalmente presenti sui notebook, ma nulla di più.L’MSI Vector 16 HX AI A2XW, con le sue prestazioni punta ad essere a tutti gli effetti un “desktop replacement” trasportabile in uno zaino, offrendo un’ottima versatilità di campi d’uso, ma magari non per lunghissimi tragitti in spalla anche a causa dell’ingombrante alimentatore da 330w. Al momento il prezzo online della configurazione da noi provata (Vector 16 HX AI A2XWIG-033IT) si aggira sui 2800-2900€, non è sicuramente per tutte le tasche, ma se siete alla ricerca di un PC che offra prestazioni praticamente da desktop di alta gamma senza “vincoli” di postazione potrebbe essere un’interessante opzione.L'articolo MSI Vector 16 HX AI A2XW: potenza da desktop di fascia alta sia per il gaming che per le applicazioni AI proviene da Il Fatto Quotidiano.