I nuovi dazi statunitensi, incluso il 15% sulle importazioni dall’Ue, entreranno in vigore il 7 agosto anziché il 1° agosto. Lo hanno spiegato fonti dell’amministrazione Usa, sottolineando che lo slittamento punta a concedere più tempo per l’attuazione delle nuove tariffe. Donald Trump aveva inizialmente fissato il 1° agosto come data di inizio, ribadita anche in una recente sintesi dell’accordo tra Washington e Bruxelles. Ieri il presidente degli Stati Uniti ha firmato un ordine esecutivo che annunciava i nuovi dazi per decine di paesi: la Casa Bianca ha pubblicato un elenco di quasi 70 nazioni, oltre all’Unione Europea, a cui si applicheranno dazi specifici. Tra queste figurano Regno Unito, Svizzera e Giappone. Ai paesi non inclusi nell’elenco verrà imposta un’aliquota tariffaria predefinita del 10%.Ora nel mirino di Trump è finito il Canada. Il tycoon ha firmato un ordine esecutivo che aumenta l’aliquota tariffaria sul Canada dal 25% al 35% sui beni canadesi non coperti da un accordo di libero scambio preesistente “in risposta alla continua inazione e ritorsione del Canada”, con la motivazione che Ottawa non farebbe abbastanza per frenare il traffico di droga – di fentanyl in particolare – attraverso il confine con gli Stati Uniti. La scheda informativa della presidenza Usa aggiunge che le merci fatte transitare attraverso un altro Paese, per evitare la tariffa del 35%, saranno tassate al 40%. La Casa Bianca ha precisato che le merci conformi all’accordo tra Stati Uniti, Messico e Canada non saranno soggette a tale aliquota più elevata, il che attenuerebbe l’impatto dei dazi. Trump ha aggiunto che “il Canada deve pagare una tariffa equa. La sua posizione su uno Stato palestinese non è un fattore decisivo”, anche se il presidente degli Stati Uniti ha dichiarato di “non gradire” l’intenzione del Canada di “riconoscere uno Stato palestinese”.Il primo ministro canadese Mark Carney ha dichiarato che il governo è “deluso” dalla decisione degli Stati Uniti di aumentare i dazi al 35%. Tuttavia, ha aggiunto, l’applicazione da parte degli Stati Uniti dell’accordo di libero scambio tra Stati Uniti, Messico e Canada “significa che la tariffa media statunitense sui beni canadesi rimane una delle più basse tra tutti i suoi partner commerciali”. Carney ha anche criticato la giustificazione di Trump, per l’aumento dei dazi, affermando: “Il Canada rappresenta solo l’1% delle importazioni di fentanyl e sta lavorando intensamente per ridurre ulteriormente questi volumi”. “Il Canada sarà il nostro miglior cliente“, ha affermato Carney. “Possiamo darci più di quanto qualsiasi governo straniero possa mai toglierci costruendo con lavoratori canadesi e utilizzando le risorse canadesi a beneficio di tutti i canadesi”.Trump, inoltre, ha firmato un ordine esecutivo per modificare le tariffe doganali reciproche per alcuni Paesi, al fine di affrontare ulteriormente il deficit commerciale degli Stati Uniti e per proteggere gli Usa dalle minacce straniere alla sicurezza nazionale e all’economia, garantendo “relazioni commerciali giuste, equilibrate e reciproche”, ha affermato la Casa Bianca. Tra i paesi più colpiti c’è anche la Svizzera, per la quale Trump ha modificato le percentuali di alcuni dazi rispetto all’annuncio del 2 aprile. Da oggi Berna sarà colpita da una tariffa del 39%, più alta rispetto a quella minacciata mesi fa, mentre Taiwan del 20%, più bassa.L'articolo Dazi, Trump firma l’ordine esecutivo: l’entrata in vigore delle tariffe con l’Ue al 15% slitta al 7 agosto. E ora nel mirino c’è il Canada proviene da Il Fatto Quotidiano.