Immigrati regolari, i documenti per aprire un conto corrente

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Comprensibile il disappunto della nostra gente nei confronti degli immigrati, in particolare di quegli irregolari che continuano irrefrenabili nel nostro paese a delinquere, appropriandosi e devastando interi quartieri delle nostre città.Ma non si può con superficialità generalizzare, perché buona parte di quegli immigrati risulta regolare. E con regolare s’intende che siano già  in possesso del permesso di soggiorno o che siano in sua attesa, fornendo nel contempo con il proprio lavoro un importante contributo al nostro paese. Un apporto alla nostra gente indubbiamente il loro di rilievo, in quanto particolarmente utile a rimpiazzare ed a sostituire in taluni lavori di rilievo la nostra gente, poco vogliosa o non più in grado di svolgerli.L’assurdità che rileviamo sempre in tema di immigrati sta nel fatto che chiediamo a chi arriva regolarmente in Italia di integrarsi, di darsi da fare e di lavorare (tra essi i richiedenti asilo politico, cioè quegli immigrati che dimostrino un fondato rischio di persecuzione nel proprio paese di origine per loro stessi o i loro familiari). E poi, irragionevolmente, per insensati motivi burocratici peraltro illeciti, impediamo loro di operare non consentendogli di aprire un conto corrente bancario o postale, essenziale nel lavoro conseguito per poter ricevere i versamenti dello stipendio da parte dell’azienda per la quale lavorano.Quali allora i documenti richiesti e utili per ottenere l’apertura di un conto corrente?Il permesso di soggiorno ottenuto per richiesta di asilo e la ricevuta attestante la presentazione della stessa richiesta di protezione internazionale costituiscono validi documenti di riconoscimento per l’apertura di un conto corrente bancario o postale. L’eventuale rifiuto di apertura a chi presenti questi documenti in sostituzione della carta d’identità, non è legittimo.Una circolare del 19 aprile 2019 di ABI (Associazione Bancaria Italiana) e la comunicazione interna n. 129 di Poste Italiane hanno riconosciuto come validi documenti di identificazione il permesso di soggiorno per richiesta asilo e la ricevuta attestante la presentazione della richiesta di protezione internazionale. La stessa conclusione è stata espressa in una Pec di risposta ricevuta dall’Ufficio reclami di Poste italiane e nell’ordinanza del Tribunale di Roma n. 64733/2020.Il consiglio per gli immigrati richiedenti un conto corrente, quindi, è quello di stampare i documenti in precedenza elencati e di presentarli in banca o agli uffici postali dove si desidera conseguire la loro apertura.Il nostro giornale tramite i propri legali ha già aiutato immigrati ad ottenere un iban bancario o postale e continuerà a rendersi disponibile, sempre in modo gratuito, a quanti dei nostri lettori ancora lo richiederanno.Stigmatizzando l’indifferenza, la scarsa disponibilità e cortesia degli impiegati di filiali di importanti Istituti di Credito o di Uffici Postali su base romana, ci complimentiamo invece con una filiale romana della banca Unicredit (via dei Monti Tiburtini) e con la sua attenta direttrice, essendo stato in concreto il primo istituto bancario ad accogliere, con serietà e professionalità e nel rispetto della normativa vigente, ed a dare concreto seguito favorevole alle richieste dei numerosi immigrati da noi segnalati. (Pier Francesco Corso)