Boom di parti gemellari a Chieti

Wait 5 sec.

AGI - Non toglierà il primato alla località del Sud del Brasile famosa per essere la capitale mondiale dei gemelli, ma Chieti sul podio ci sta comunque. Conquistato a giusta ragione. All’ospedale “SS. Annunziata”, infatti, solo negli ultimi 12 giorni sette donne con gravidanze gemellari, tra cui una trigemina, hanno dato alla luce i propri bimbi. La straordinarietà nasce dalla caratteristica propria del parto gemellare, evento poco comune che nel nostro Paese interessa circa il 3% di tutte le nascite, vale a dire che su 100 bambini nati circa 3 provengono da gravidanze di questo tipo. Da inizio 2025 al "SS. Annunziata" sono state 35 quelle assistite e portate a termine, a fronte delle oltre 1.300 nascite l'anno, con una percentuale stimata che supera il 5%.Il perché proprio a Chieti ci sia una tale concentrazione di casi è presto detto: la Clinica Ostetrico-Ginecologica diretta da Marco Liberati ha investito moltissimo, in ricerca ed expertise, sulle gravidanze complicate, al punto da diventare Centro di riferimento regionale ed extraregionale per la medicina perinatale. Si tratta di una specialità che si occupa delle condizioni di salute che possono interessare madre e feto prima, durante e subito dopo la gravidanza; un campo specialistico che spazia dalle complicanze sia mediche che chirurgiche a patologie di tipo genetico, che possono essere preesistenti o insorgere durante la gravidanza. I gemelli venuti alla luce in questi ultimi giorni sono in buona salute e con le loro mamme hanno fatto ritorno a casa, a L’Aquila, Avezzano, nelle Marche, in Molise e nel Lazio. Le gravidanze sono state portate tutte regolarmente a termine; per la trigemina, invece, la nascita è stata programmata con un po’ di anticipo per evitare complicazioni. Importante è stato anche il supporto della Neonatologia diretta da Diego Gazzolo. La specializzazione sulle gravidanze a rischio è diventata un segmento importante dell’offerta della Clinica Ostetrico-Ginecologica, che si avvale dell’esperienza lungamente maturata soprattutto all’estero da Francesco D’Antonio, Professore associato di Ginecologia e Ostetricia, e specialista in Diagnosi prenatale e patologia fetale.  “Le gravidanze gemellari sono quelle a più alto rischio - sottolinea D’Antonio, che in collaborazione con Barbara Matarrelli coordina la gestione della patologia fetale e dei parti gemellari - e rappresentano tra le sfide di gestione più complesse in ostetricia e ginecologia, in virtù dell’elevato rischio di parto pretermine, disturbi della crescita, anomalie strutturali e complicanze mediche e chirurgiche materne. La valutazione di queste pazienti risulta complessa per l’elevato rischio di complicanze che possono intercorrere durante tutta la gestazione e che possono porre i bambini stessi a rischio di vita.  La valutazione di tali gravidanze risulta anche possibile grazie all’elevato livello tecnologico che la nostra Azienda ha messo a disposizione della salute della madre e del bambino e che ha permesso al presidio di Chieti di disporre di uno dei Centri di Medicina Prenatale più grandi e meglio attrezzati d’Italia”.Un risultato e una specificità che stimolano parole di apprezzamento e non solo da parte del Direttore generale della Asl: "La qualità espressa da questo servizio è un plus per la nostra Azienda - sottolinea Mauro Palmieri - ed è l'obiettivo al quale puntare in tutte le specialità. Esprimo perciò il mio ringraziamento a tutti gli operatori coinvolti, perché la fiducia conquistata nelle pazienti è sempre frutto di un lavoro di squadra. La Direzione aziendale sarà sempre vicina e pronta a sostenere progetti di innovazione in linea con le nuove frontiere della medicina".